Video. Femminicidio, vergogna alla Rai: “Non nello sperduto Sud ma nel civilissimo Nord”


Ci risiamo. Gli episodi, ormai, sono quasi quotidiani, ma noi non ci stanchiamo di riportarveli, perché parlarne è la prima e per ora unica arma che abbiamo per cercare di cambiare le cose. A cosa ci riferiamo? Ancora una volta ai pregiudizi che affliggono il Sud, da Napoli in giù. Stavolta, lo SputtanaSud è avvenuto a Rai 1, nel corso del programma Tv Talk, andato in onda nel pomeriggio di sabato 14 gennaio 2017.

In studio si parla di femminicidio, e l’intervento incriminato è di Lella Costa, attrice, scrittrice e doppiatrice italiana che, interpellata sul caso di Ylenia, la 22enne incendiata a Messina, dice testuali parole: “A me è capitato di fare incontri nelle scuole, nei licei, non di località sperdute del Sud ma di città del Nord civilissime e ho sentito ragazze di 17-18 anni dire ‘se lo tradisco è giusto che lui mi picchi’ […]”. 

Ascoltata, la frase fa un effetto ancora più brutto. Ma cosa avrà voluto dire la signora? Che al Sud questo genere di cose sono più “normali”, mentre se avvengono al Nord sono più preoccupanti? E perché? Perché al Sud siamo arretrati, o addirittura “animali” e al Nord sono civili?

Un’uscita gravissima, quella sopracitata, avvenuta certamente in maniera spontanea, non ragionata, perché i pregiudizi e i preconcetti ormai sono connaturati in maniera quasi omogenea e sono involontari, cosa che li rende incontrollabili.

Alla signora Lella Costa vogliamo ricordare che nell’ultimo anno il 53,4% dei femminicidi si è registrato al Nord e solo il 26,7% dei casi al Sud. La violenza, come ha spiegato anche una psicologa da noi interpellata sull’argomento, non ha certo un’origine geografica. 

Per vedere la puntata e il momento a cui ci riferiamo, cliccate qui, al minuto 01.26.45 circa.


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