Napoli, 54enne si suicida per i debiti: “Troppe umiliazioni, non ce la faccio più”


Si è tolto la vita ieri sera, nel suo deposito di Pianura, schiacciato dal dolore e dai debiti. E’ l’ennesimo suicidio, in Campania e in Italia, per motivi economici. Espedito Ferrara era un 54enne di Napoli, proprietario di un negozio di articoli sportivi a Fuorigrotta, e ieri si è ucciso con una corda al collo perché non riusciva più a far quadrare i conti della sua attività.

Prima di morire ha scritto un biglietto, in cui ha ripetuto due volte “non sono un vigliacco” e si è scusato con la sua famiglia (moglie, due figli e dei nipotini) per non aver retto più il peso delle difficoltà: “Troppe umiliazioni, non ce la faccio più perdonatemi. Amo la vita ma questa non è più vita, ho sempre aiutato gli altri e non meritavo tutto questo”.

Poi la richiesta ai figli: quella di accudire sua moglie e di starle accanto nella sua assenza. Quando è arrivata l’ambulanza, chiamata dal fratello dell’uomo, ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile.

L’attività di Espedito durava da 10 anni: aveva iniziato dalla strada, con la vendita di gadget e magliette, poi con tanti sacrifici era riuscito ad aprire un negozio. Ma ultimamente i debiti lo avevano sommerso: uno dei suoi fornitori gli aveva fatto arrivare addirittura un decreto ingiuntivo.

Un’altra tragica storia di rassegnazione e disperazione.


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