Critiche ad Abete: “Perché non vai dalla camorra? Facile prendersela con gli ultimi”



L’ultima, brutale aggressione subita da Luca Abete ed il suo staff continua ad animare polemiche e discussioni, anche sui profili social dell’inviato di Striscia La Notizia. Come da lui stesso pubblicato stamattina, infatti, un utente (ma come lui anche altri) lo ha accusato di limitarsi solo alla documentazione di problemi superficiali, senza indagarli a fondo per smascherare i veri colpevoli: “Ma perché invece di andare dai marocchini non andate a documentare la criminalità organizzata che glieli vende? Facile prendersa con gli ultimi, vero?”, il messaggio apparso sulla pagina Facebook del giornalista.

Luca Abete ha rispedito al mittente ogni accusa, rispondendo così: “Il signore pretende che sia ľinviato di un TG satirico ad affrontare la camorra! Non ha capito che acquistare e vendere merce contraffatta dalla criminalità organizzata, occupando abusivamente una piazza (dove tra ľaltro ci sono giostre per bambini) è un REATO che la legge dovrebbe punire. Se il signor Sergio abitasse lì o fosse un commerciante della zona probabilmente non li chiamerebbe “ultimi”. Vedendo poi la VIOLENZA che hanno usato durante il pestaggio in gruppo, ci si può anche iniziare a preoccupare per la pericolosità di alcuni soggetti. VI GIURO che io e il mio staff non ci risparmiamo e diamo sempre il massimo e se potessimo fare di più di certo non ci tireremmo indietro!”.

E’ grave, comunque, che anziché condannare gesti di violenza estrema come quello che ha colpito il giornalista, ci si metta a discutere su ciò che è giusto o sbagliato nel contorno. Finché ci sarà qualcuno che giustificherà o minimizzerà questo tipo di azioni, ci sarà sempre un Luca Abete a subire le conseguenze di una vera e propria omertà consapevole.

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