Creato a Napoli prototipo di macchina del tempo: il teletrasporto non è più finzione



I film ce l’hanno raccontato, noi abbiamo sempre sognato di poterlo fare: viaggiare nel tempo e nello spazio potrebbe non essere più esclusiva della fantasia. Il teletrasporto potrebbe infatti diventare possibile grazie agli esperimenti di un fisico dell’Università Federico II di Napoli, Salvatore Capozziello, che sta conducendo una ricerca che promette risultati incredibili: i cunicoli che permettono di viaggiare nel tempo possono essere costruiti in laboratorio, ed è proprio quello che sta facendo il professore, presidente della Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione.

Lo studio da lui condotto, infatti, sta portando alla costruzione di un wormwhole (buco di verme), un prototipo di cunicolo in grado di viaggiare velocemente da un punto all’altro dell’universo. Il prototipo è stato costruito collegando due foglietti di grafene (il materiale più sottile esistente al mondo) con legami molecolari e un nanotubo. Appena si interviene esternamente a modificare l’ambiente interno del tubo (che è neutro perché nulla entra e nulla esce) si creano delle correnti sia in ingresso che in uscita.

Questo esperimento, realizzato ovviamente su piccola scala, osservato da un punto di vista macroscopico permette di ipotizzare scenari molto vari. Realizzato su strutture più grandi, infatti, può trasmettere segnali precisi a livello atomico. Per esempio, attraverso la costruzione di nanostrutture si potrebbero trasmettere segnali istantaneamente perché la corrente elettrica passerebbe nel vuoto.

E’ solo l’inizio, ma un inizio che fa bene sperare.


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