Marzo 2017, 10 buone notizie da Napoli e dintorni: ecco cosa è successo


Invasi ogni giorno da cronaca nera, notizie bufala e tragedie umane vogliamo invece raccogliere le buone notizie del mese che possono regalare un sorriso e una speranza in questo concentrato di cattiveria, violenza e razzismo.

Non possiamo non inserire per primi il boom turistico, registrato alla Reggia di Caserta la prima domenica di marzo, in occasione dell’apertura gratuita dei siti culturali statali. Una notizia che fa ben sperare per la promozione culturale della Campania. Ottimi risultati anche per il Museo Archeologico di Napoli e i siti archeologici di Pompei ed Ercolano.

Una storia che ha commosso tutta l’Italia è quella di Anna e Francesco, due giovani genitori di Somma Vesuviana che hanno partecipato al programma di Maria De Filippi C’è posta per te. Anna ha voluto regalare una serata da sogno al suo Francesco facendogli incontrare i suoi idoli del Napoli: il portiere Pepe Reina e il calciatore belga Dries Mertens. Due ragazzi che non hanno potuto permettersi un matrimonio da favola, con un lavoro precario e due figli da crescere. Subito però si è mobilitata la Napoli con un cuore grande: un fotografo di Cardito ha promesso di regalargli un servizio fotografico completo. Sulla scia del fotografo si sono mobilitati anche fiorai, make up artist, parrucchieri, ristoratori, commercianti di bomboniere e quant’altro che regaleranno così ad Anna e Francesco un matrimonio da sogno il prossimo 7 aprile.

Una notizia, che merita di rientrare tra quelle migliori di marzo, è l’inaugurazione di un baby pit-stop alla Reggia di Caserta per le mamme che potranno allattare i loro piccoli in un’area confortevole. Un’iniziativa che si spera venga imitata in altri luoghi pubblici per sfatare questo tabù dell’allattamento in pubblico.

Ancora nuove aperture nel sito archeologico di Pompei dove dal 29 marzo potrete ammirare nuovamente il vicolo del Lupanare, la via degli Augustali, la Casa dell’Orso ferito e la Casa di Sirico.

Viaggiare nel tempo? Forse si può! A Napoli è stato creato un prototipo di macchina del tempo da un fisico, ricercatore all’Università di Napoli “Federico II”, Salvatore Capozziello. I suoi esperimenti stanno dando dei risultati incredibili che fanno ben sperare che tra non molto potremo fare dei salti nel passato come vediamo nei film.

Un altro motivo di orgoglio napoletano viene da tre studenti napoletani giovanissimi (la loro età sommata arriva a 56 anni). Questi tre ragazzi hanno partecipato e vinto un contest presentando un prototipo di scudo per proteggere gli astronauti da loro brevettato, che verrà inviato sulla Luna alla fine del 2017. Tanta gioia e tanta soddisfazione per loro e per tutta la Campania.

Altra buona notizia, che fa ben sperare per il nostro futuro, è la creazione e sperimentazione di un farmaco che probabilmente rivoluzionerà la lotta contro il tumore ai polmoni. Questo farmaco potrà curare i tumori polmonari, molto diffusi in Campania, utilizzando un metodo meno invasivo rispetto alle cure di chemioterapia.

Il 22 marzo è stato inaugurato il nuovo reparto sulle Malattie Oculari Rare all’interno dell’Azienda ospedaliera Universitaria Vanvitelli. Un centro che accoglierà i pazienti affetti da malattie rare degli occhi fornendo un percorso diagnostico veloce grazie alle nuove tecnologie.

Sky ha scelto Napoli per il suo primo Festival dell’Arte. Altra grande vittoria per la città partenopea dove ormai risulta essere la preferita come location per eventi di grande successo e fama. Tra i luoghi prescelti ci saranno Villa Pignatelli, Palazzo Zevallos Stigliano, il Rione Sanità e il Museo Madre, dove si svolgerà l’inaugurazione.

Una bella notizia, che sicuramente farà riflettere, è quella raccontata dal regista cinematografico e televisivo, Giovanni Pannone. Un giovane africano, sprovvisto di biglietto su un treno Freccia Rossa, viene aiutato dallo stesso regista e da altri tre passeggeri romani e napoletani a pagare il biglietto. Un piccolo gesto che però ha aiutato quel ragazzo a non mettersi nei guai con i carabinieri. Non sappiamo se al Nord avrebbero fatto altrettanto ma ciò che è successo si spera sia da esempio per tutti gli altri. A volte basta poco per aiutare una persona in difficoltà.


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