Marito e moglie napoletani convertiti all’Isis: andranno a processo


Mario Di Leva e la moglie Annamaria Fontana, i due napoletani che avrebbero fornito armi a Iran e Libia, andranno a processo. La coppia originaria di San Giorgio a Cremano è stata rinviata a giudizio per traffico internazionale di armi. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Napoli: il processo comincerà il 27 giugno, secondo quanto anticipato dal quotidiano Il Mattino.

Come già fatto in Russia ed Egitto Mario Di Leva, detto Jaafar, aveva intenzione di realizzare, anche in Iran, una fabbrica di proiettili. E’ quanto emerge dal provvedimento di fermo emesso dalla DDA di Napoli lo scorso 31 gennaio. Nel pc sequestrato a Di Leva è stata trovata l’offerta, di da 28,6 milioni di euro, riguardante la fornitura di macchinari per costituire in Iran un’industria per la produzione e la ricarica di proiettili militari.
Di Leva, per conto dell’Iran, si sarebbe occupato anche di una fornitura di piombo da Bandar Abbas (Iran) destinata al porto di Napoli.


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