Scavi di Ercolano, così rinasce l’antica città: riapertura di botteghe e mostre


Gli scavi archeologici di Ercolano, oggi diventato Parco Archeologico autonomo, guarda in alto e punta ad aumentare ulteriormente i visitatori, dopo i 71mila di maggio con la nuova direzione di Francesco Sirano.

Ercolano cerca il rilancio per non essere più la seconda, in termini di visite, dopo Pompei, e il nuovo direttore già si sta adoperando per attirare maggiori turisti: ieri mattina, presso il Decumano Massimo del Parco Archeologico di Ercolano, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di “Maiuri Pop-Up, Ercolano al Futuro”. Si tratta di un ciclo di eventi, manifestazioni e “mostre a tempo”, concepite e costruite con la partecipazione del pubblico, che inaugura la nuova stagione del sito con il nuovo direttore.

Tra le iniziative c’è la costruzione di itinerari mirati, per le strade della città antica, fornendo nuove chiavi di lettura ai visitatori; il ri-allestimento della Bottega Plumbarius, dove tra gli altri reperti, è stata esposta una statuetta di Bacco, ricca di decorazioni in rame ed argento, oggetto di uno dei laboratori di scansione-laser in cui sono coinvolti gli studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Dopo l’apertura delle Terme e di tre domus il 1 maggio, Sirano sta lavorando per ampliare la fruizione di tutto il Parco Archeologico. Il progetto avviato non dispone di grandi finanziamenti ma la partnership con la fondazione di Packard, l’ Herculaneum Conservation Project, garantisce un appoggio solido per continuare nell’impresa, se così vogliamo chiamarla.

L’inaugurazione del nuovo progetto ha coinciso con i 90 anni del primo scavo di Ercolano condotto da Amedeo Maiuri e nell’idea del direttore c’è quella di rendere il parco un cielo aperto a tutti, proprio come immaginava l’archeologo del Novecento.


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