Terra dei Fuochi, qui i bimbi si ammalano come nel resto d’Italia: i dati del registro


La notizia è di quelle pesanti, destinata a sovvertire quella che era ormai diventata una certezza comune: secondo il Registro tumori infantili della Campania, presentato stamattina dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca, che riprende i dati dell’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon di Napoli, il tasso d’incidenza dei tumori nella Terra dei Fuochi è in linea con i numeri nazionali.

Il dossier analizza i casi dal 2008 al 2012, dimostrando che bambini e adolescenti di tutta la Campania si ammalano con la stessa frequenza di quelli delle altre regioni d’Italia. Nello specifico, tra i residenti di età inferiore ai 20 anni, sono risultati 1.324 casi, dei quali 786 in 5 anni nei bambini fino a 14 anni (su circa 950mila residenti) e 538 in 5 anni negli adolescenti (15-19 anni) su circa 350mila residenti.

Nella fascia d’età fino ai 14 anni, la media campana è risultata addirittura inferiore al 3% rispetto a quella nazionale. Valori, quindi, assolutamente “normali”, che stridono con le tante campagne organizzate anche da associazioni e medici che asserivano, invece, il contrario (ossia che nella Terra dei Fuochi si muore di più che nel resto d’Italia).

A confermare ed avvalorare questi dati è lo studio EPIKIT, che analizza l’incidenza dei ricoveri per tutte le neoplasie in Italia, secondo cui la città italiana con il maggior numero di tumori pediatrici è Roma, seguita (a debita distanza) da Napoli e Milano.

Anche la dottoressa Paola Dama, dottore di ricerca in oncologia molecolare e farmacologia all’University of Chicago, ai nostri microfoni aveva anticipato i risultati del dossier di cui sopra.


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