Video. Pompei, scoperta la tomba del Principe che finanziava gli spettacoli gladiatori


L’incredibile scoperta fatta ieri a Pompei, nell’area di San Paolino (nei pressi di Porta Stabia, uno degli accessi all’antica città), di un’epigrafe funeraria lunga 4 metri, la più lunga ritrovata finora, appartiene alla tomba di un ricco mecenate romano.

L’iscrizione funeraria, di 4 metri su 7 righe, appartiene alla tomba di un personaggio molto in vista a Pompei, a Gneo Alleo Nigidio Maio, famoso, da altre 17 iscrizioni dipinte, per finanziare gli spettacoli dei gladiatori che si svolgevano all’interno dell’Anfiteatro pompeiano.

Sull’iscrizione si racconta che avrebbe donato festosi banchetti ai pompeiani e di aver finanziato i ludi gladiatori. Si evince che era stato principe della colonia romana di Pompei, anche se nacque da padre liberto, e che morì presumibilmente nel 78 d.C., un anno prima dell’eruzione del 79 d.C.

Come riferisce la pagina Pompei -Parco Archeologico, sono state “ritrovate nell’area anche le tracce ben leggibili del passaggio di una carovana al di sopra dello strato di oltre due metri di lapillo che copriva questa porzione della città antica, da porsi in relazione con il rinvenimento avvenuto precedentemente e poco lontano, di alcuni scheletri a una quota più alta rispetto ai piani di frequentazione romani“.

Pompeii – Parco Archeologico

Inoltre nei depositi del Museo Nazionale di Napoli è conservato un grande fregio con scene gladiatorie che appartengono proprio alla tomba di Nigidio Maio.

Una scoperta eccezionale, perchè non si trovano quasi mai a Pompei iscrizioni funerarie in marmo.


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