Minimal, lo stile elegante ed essenziale: meno è meglio


Prosegue la nostra rubrica dedicata agli stili. Questa settimana, tratteremo lo stile minimal e ci avvarremo, ancora una volta, dell’aiuto di Domenico Moscatiello, esperto di interior e CEO di Ristrutturazione garantita. Prima di soffermarci sulle peculiarità di questo stile, è opportuno fornire alcuni accenni storici.  

Lo stile minimale appartiene alla macrocateogria dello stile moderno, nasce negli anni ’60 allo scopo di dare un carattere rigoroso agli spazi dell’abitazione: “È definito – spiega Domenico Moscatiello – il principale stile riuscito a radicalizzare il clima artistico che fino a quel momento indicava lo stile Moderno unico a poter rappresentare lo spirito degli anni moderni“.  

Il termine minimal venne coniato nel 1965 dal filosofo Richard Wolheim all’interno della rivista Arts Magazine. Il Minimalismo venne definito come riduzione minimale nel campo del contenuto artistico. Per questa motivazione, furono presi come punti di riferimento per questa tendenza i ready made di Duchamp e Reinhardt.  

Quest’ultimo – spiega l’esperto – fu uno dei maggiori esponenti del Minimalismo e si proponeva di realizzare un’arte astratta che non contenesse richiami narrativi né contenuti emotivi come dimostrò, poi, attraverso i suoi lavori, in particolare con le Red, le Blue e le Black Paintings“.  

L’arredamento minimal rinuncia a decorazioni e a vari fronzoli per lasciare spazio alla purezza delle linee e dei colori. La libertà, il movimento e la luce si trasformano infatti nei soli elementi immancabili di questa tendenza ormai in voga da qualche anno in tutti gli appartamenti moderni.  

L’obiettivo che si pone lo stile minimal è essere funzionale, pratico, privo di sovrastrutture. Come diceva Mies Van der Rohe, uno dei più grandi architetti del Novecento: “Less is more” ossia “meno è di più”. Questo è il pensiero che meglio descrive questo stile. Secondo il suo ordine simmetrico, le forme stilizzate, le linee semplici, l’assenza di elementi decorativi, lo spazio ritrova la collocazione perfetta attraverso una struttura efficiente: “Proprio per questo – spiega Domenico Moscatiello – lo stile minimal si trova a soddisfare molte delle problematiche che si pongono quotidianamente nella vita di ognuno di noi“.  

E’ bene tener presente che la semplicità progettuale del minimalismo richiede una grandissima competenza del progettista che deve essere in grado di eliminare il superfluo, creare spazi funzionali e armoniosi, adeguati alle esigenze del committente.  

Eleganza che si caratterizza attraverso l’uso di materiali che generano continuità, uniformità, solidità senza che però ne venga trascurata l’estetica. Vengono prediletti materiali come la resina, il cemento, l’intonaco dai toni neutri, la pietra, il marmo per i rivestimenti, mentre per gli arredi spiccano il vetro e il cristallo per tavoli e mensole, il legno, i laccati per gli armadi, i metalli per gli elettrodomestici, tessuti e pelli dai colori tenui per divani e svariati materiali di nuova generazione. Le forme, sono caratterizzate dalla linearità, omogeneità e purezza. Gli spazi sono caratterizzati da forme nette e ben definite.

L’estrosità – spiega l’esperto – non trova posto in questo stile d’arredo, perché ritenuta superflua: la sobrietà è l’elemento che determina l’eleganza“.   

Anche i colori sono ridotti ad un codice binario in cui il bianco ed il nero definiscono un elegante connubio. Sebbene siano i colori prediletti, lo stile minimal offre altrettante tonalità che possono essere considerate adatte a rappresentare questo stile essenziale: “A questo genere – spiega Domenico Moscatiello – sono adatti anche le gradazioni che ricordano la terra e la sabbia: beige, ocra, marrone“.  

Qualche nota di colore in più può essere data dagli accessori così come dagli elementi strutturali messi in risalto con contrasti cromatici non troppo audaci. Per il resto, l’ambiente è caratterizzato dai toni neutri e adattabili a qualsiasi ambiente e situazione. Il minimalismo prevede l’essenzialità dei complementi per ottenere il massimo ordine. Ecco perché, attraverso i complementi d’arredo, questo stile non risulta essere adatto alla commistione con altri generi. 

Se volete conoscere in maniera più approfondita l’azienda Ristrutturazione Garantita, ed il CEO Domenico Moscatiello, vi rimandiamo ai seguenti contatti.

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Se volete info sul CEO, Domenico Moscatiello, questi i suoi riferimenti:

Libro “Ristrutturare è un incubo – Se non sai come farlo”

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