Video. Scampia, un docufilm al Festival di Venezia: ecco il trailer

Le Vele di Scampia


Le Vele di Scampia e i suoi abitanti sono i protagonisti di un cortometraggio che approderà alla 74° Mostra del Cinema di Venezia.

“La Chimera”, così è chiamata la pellicola, è un documentario tutto Made in Napoli che porterà la lotta dei cittadini di Scampia fino alla Biennale di Venezia. I registi sono Walter de Majo, Elio Di Pace. Giovanni Dota, Matteo Pedicini mentre i produttori sono Gianluca Arcopinto, Walter de Majo, Camilla Daneo, Alessandro Elia, Giulia D’Amato.

I protagonisti saranno proprio il Comitato Vele, un gruppo di cittadini che da quasi 40 anni lotta per risollevare un quartiere, spesso dimenticato, che vive in “mostri di cemento”. A raccontare la storia sono Lorenzo Liparulo e Omero Benfenati, che insieme al Comune di Napoli e all’Università di Napoli “Federico II”, hanno scritto in prima persona un piano di riqualificazione di Scampia, con l’abbattimento delle Vele.

Una “chimera”, dunque, invocata da tutti, e solo ora realizzata. Un modello nuovo di democrazia quello che si racconta nel docufilm, in cui il Comitato detta le leggi e governa. Il cortometraggio sarà proiettato fuori concorso a Venezia nell’ambito delle “Giornate degli Autori”.

Sono proprio gli occupanti delle Vele i protagonisti del cortometraggio “La Chimera”, pellicola che sbarcherà alla 74esima Mostra del Cinema, proiettata fuori concorso nell’ambito delle “Giornate degli Autori”. La straordinarietà della pellicola sta nell’aver dato voce agli abitanti del quartiere.

Come si legge su neifatti.it, l’autore Walter De Majo spiega: “L’importanza di questo lavoro sta tutta nella necessità di dare dignità narrativa a una storia che ha una sua epicità in fondo, il Comitato Vele, che lotta da 36 anni per l’abbattimento e la costruzione di nuovi alloggi”.

Spiega Giovanni Dota: “Forse uno degli elementi più belli che ho riscontrato in questo mese di lavoro è la contraddizione di chi abita in quei luoghi e chiaramente chiede a gran voce una casa e una vita dignitosa e dall’altra parte il legame con quelle mura in cui gli abitanti delle Vele continueranno a sentirsi a casa tra radici, simboli, comunità ed emozioni”.

Aggiunge De Majo: “Questo cortometraggio è un primo punto che mettiamo al nostro lavoro, il sottotitolo “appunti per un film sulle Vele di Scampia è esplicativo di quello che stiamo facendo: un diario nel quale stili diversi e storie diverse si intrecciano nel cortometraggio di 22 minuti senza la pretesa di essere esplicativi del tutto, ma raccontando una prima suggestione. Ora continueremo a seguire i passaggi”.


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