Il Ministro Franceschini: “Napoli tra 10 anni sarà capitale mondiale del turismo”


Il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha trascorso un week end in incognito a Napoli da turista insieme alla famiglia. In un’intervista rilasciata al giornalista de IL Mattino, Paolo Barbuto, il Ministro si dice entusiasta di Napoli. Il Ministro si sbilancia e afferma che in 10 anni Napoli sarà capitale mondiale del turismo.

La Napoli che fino ad oggi aveva visto Franceschini è quella degli incontri ufficiali per motivi di lavoro, quella di questo fine settimana invece è stata una Napoli diversa quella vissuta da turista. Un itinerario classico quello che racconta il Ministro, Decumani, San Gregorio Armeno con visita alle suore del convento, pizza al Trianon, passeggiata a via Toledo, caffè al Gambrinus, cena al Borgo Marinari. E poi Posillipo con sosta immancabile da Cicciotto a Marechiaro e Capodimonte.

Franceschini non ha voluto parlare dei problemi della città, affermando che i problemi ci sono come in tutte le città del mondo, e che c’è tanto altro come l’energia dei napoletani che altrove non esiste.

Il Ministro afferma anche che: entro dieci anni Napoli può diventare la capitale mondiale del turismoe aggiunge che per realizzare ciò bisogna: “Continuare a mostrare lo stesso entusiasmo che ho respirato in questi giorni. In Italia c’è una simile vivacità solo a Milano e anche a Palermo, un’aria differente rispetto a Roma, ad esempio”.

La differenza nella città partenopea la fanno i napoletani, afferma il Ministro, una differenza fatta continuando a tenere vivi anche i luoghi turistici: “Quando passeggi nelle strade di Napoli percepisci che intorno a te scorre la quotidianità delle persone: lungo i decumani incontri frotte di turisti e donne che vanno a fare la spesa alla bottega, gruppi di crocieristi e ragazzi che escono da scuola. Penso, invece, a certe Calli di Venezia o ad alcune strade affollatissime di Firenze dove ci sono solo lunghe file di negozi di souvenir o di grandi marchi internazionali e per strada incroci solo altri turisti. Questo a Napoli non deve accadere”.

Sul successo di Napoli e sul motivo dell’affluenza numerosa il ministro si è dato questa spiegazione: “È una città ricca di arte, piena di musei, colma di bellezze naturali dove ci sono buon cibo e accoglienza calorosa“. Della sua visita non annunciata a Capodimonte dice: “la mia visita non era annunciata, eppure ho trovato una struttura in perfetto ordine. Ho chiamato il direttore solo dopo aver varcato la soglia della reggia, mi sono goduto una visita tra le meraviglie che solo a Capodimonte sono custodite. Poi ho anche visitato il parco che pure mi ha colpito per la pulizia e l’ordine”.

Il ministro ovviamente conosce i problemi della città ma in questa visita da turista ha voluto godersi le bellezze di Napoli e l’entusiasmo dei napoletani.


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