Scavi di Pompei. Neoborbonici: “Championnet fu un massacratore, cambiate il nome”


Pompei – Il Movimento Neoborbonico ha inviato al Soprintendente per Pompei Massimo Osanna e al responsabile del Progetto Grande Pompei Luigi Curatoli, la richiesta di cambiare il nome del “Complesso di Championnet”, una nuova e vastissima area che sarà aperta al pubblico venerdì 22 settembre.

Il meraviglioso complesso di edifici panoramici pompeiani deve il suo nome al generale francese Championnet che, secondo le note diffuse alla stampa in queste ore, conquistò il Regno di Napoli nel 1799, acconsentì alla formazione della Repubblica napoletana e “diede anche ordine di riprendere gli scavi a Pompei”.

Studi sempre più documentati e diffusi hanno rivelato, ormai, la vera natura di quei provvedimenti e le conseguenze di quella che fu, in sostanza e secondo il giudizio di molti, compreso Giuseppe Mazzini, un’invasione straniera. Nel 1799, infatti, in soli tre giorni, le truppe francesi guidate da Championnet avrebbero massacrato solo a Napoli oltre ottomila popolani che volevano difendere le loro case e la loro patria.

Per questi motivi il Movimento Neoborbonico ha chiesto la cancellazione del nome di Championnet da quel complesso archeologico e l’eventuale intitolazione a chi, come tutti i re della dinastia borbonica, ha progettato, voluto e valorizzato gli scavi archeologici a Pompei e nel resto della Campania.


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