“Tassista ricc***ne”: bufera sulla fiction “Sirene” per un insulto omofobo


La fiction Sirene, ambientata a Napoli, ha visto la sua prima messa in onda ieri sera su Rai Uno. Tanti sono stati gli apprezzamenti da parte dei telespettatori, che hanno premiato la fiction fantasy sia in termini di ascolti, sia sui social.

È bufera, tuttavia, per un insulto omofobo. Una delle sirene, tornata a casa in ritardo e rischiando che le sue gambe riprendessero l’aspetto di una coda di pesce con le pinne, dice alla madre che deve scendere giù per pagare il tassista che l’ha accompagnata a casa.

La madre le chiede come mai non lo abbia ammaliato per evitare che egli le chiedesse di pagarlo, così la giovane risponde che al tassista piacciono solo agli uomini, dunque i suoi poteri non hanno avuto effetto. “Ma tu proprio un tassista ricch***e dovevi andare a prendere!”, esclama allora la madre, scatenando una bufera social tra chi ritiene inaccettabile l’insulto omofobo, e chi invece l’ha presa a ridere.

Battuta innocente oppure un insulto evitabile, data anche la grande fatica con la quale i gay stanno, pian piano, riuscendo a vedere riconosciuti alcuni dei diritti per i quali lottano da anni?


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