Terra dei Fuochi, nuove indagini: tumori al fegato e ai polmoni i più diffusi


Un’indagine di tre anni condotta dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, con metodo assolutamente scientifico, è servita per delineare il quadro della situazione in una vasta area della Campania sull’incidenza, la mortalità e il tipo di tumori che colpiscono la zona. Purtroppo, come prevedibile, i risultati sono preoccupanti e confermano che nella Terra dei Fuochi ci si ammala di più che nel resto d’Italia di alcuni tipi di tumore, e che la mortalità dei malati oncologici è più alta.

Inoltre, scrive Il Corriere del Mezzogiorno, coloro che abitano nelle zone più a rischio sono esposti a una serie di multifattori inquinanti per la presenza di sostanze tossiche eccedenti.

Il territorio analizzato va dall’Agro Aversano-Atellano a quello Acerrano-Nolano, fino ad arrivare al Vesuviano e alla città di Napoli. Il quotidiano riporta le parole del relatore Lucio Romano, senatore e docente universitario di Bioetica: “Anche se non si è raggiunta la prova del nesso eziologico tra esposizione ai fattori inquinanti e insorgenza dei tumori, non c’è dubbio che ci troviamo di fronte a una grave situazione ambientale”.

Nello studio, come detto prima, ci si è soffermati anche sul tipo di tumori più diffusi in terra campana, e i risultati hanno evidenziato che nell’area del Vesuviano (Asl Na3) ci sono più malati colpiti da tumori a fegato, polmone, vescica e Sarcomi di Kaposi. A Casalnuovo, Volla, Acerra, Marigliano e Cicciano, eccessi di tumore al fegato negli uomini. L’unico dato positivo è quello sui tumori in età pediatrica, che risulta in linea sia con il trend regionale che con quello nazionale.


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