Stragi di Parigi, spunta un complice italo-francese: studiava la camorra per imitarla


Il 13 novembre del 2015 Parigi fu messa in ginocchio da un attentato terroristico che seminò più di cento vittime. Oggi, a distanza di due anni, emergono nuovi particolari sul commando che dichiarò battaglia alla capitale della Francia. Tra le persone coinvolte più o meno direttamente nell’assalto, pare vi fosse anche Domenico G. (il cognome non è stato ancora reso noto dagli investigatori), un 32enne italo francese convertitosi all’Islam con il nome di Abderrhamane al-Italy.

Secondo quando rivelato dalle fonti transalpine de “L’Express e di “Le Parisien”, sarebbe stato proprio Domenico, insieme a sua sorella, a favorire la fuga di Abdelhamid Abaaoud, l’uomo che ha progettato e diretto gli attentati in Francia.

Il 32enne italiano, prima di radicalizzarsi, aveva tentato di aprire un negozio di scarpe a Milano, ma già aveva chiara la sua metamorfosi. Per favorirla, sava studiando la camorra, per applicare il metodo criminale dell’organizzazione napoletana all’estremismo islamico.

Della camorra apprezzava soprattutto due elementi: la facilità nell’approvvigionamento di armi da guerra e le tecniche di guerriglia urbana. Sul suo tablet sono state trovate tante ricerche sulla camorra e alcuni appunti.

Ora su di lui pende un mandato di cattura internazionale. Per fortuna, come spiega Il Mattino, l’uomo non sarebbe nella lista dei foreign fighters ricercati in Italia.


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