“Salutame a soreta”: Libero ma salutace a mammeta!


“Napoli, salutame a soreta

Così esordisce il quotidiano Libero, nel commentare la disfatta, e su questo siamo tutti d’accordo, del Napoli in Champions League.

Premettiamo: che il Napoli non abbia giocato da Napoli e che soprattutto, contro una squadra come il Feyenoord, a prescindere dalla notizia dei risultati negli altri campi, ovviamente ci riferiamo alla partita controbilanciere Shakhtar -City, gli azzurri avrebbero dovuto stravincere per un riscatto morale e calcistico. E fino a qui siamo tutti d’accordo e le dovute critiche alla squadra e a Sarri, che ne sono derivate, sono altrettanto frutto di una costatazione ovvia e palese.

Ma moderiamo i termini e le parole. Utilizzare un’espressione napoletana e folkloristica, come titolo a un commento di una partita Champions, può essere premiata, con le dovute forzature, solo nell’originalità ma è da condannare tutto il resto.

Perchè ancora una volta si cade nella spicciola stereotipizzazione e nella distorsione umoristica, che lascia interdetti e decisamente offesi l’intero popolo napoletano.

Inoltre, cosa ancora più grave, il giornalista in generale, conforme alla sua etica professionale, ha il dover non solo di cercare e diffondere la verità, ma di conoscere bene il significato di ogni parola ed espressione utilizzata, per evitare di peccare di ignoranza e perdere credibilità. E il giornalista, firma di questo articolo, non conosce il napoletano e soprattutto l’espressione “salutame a soreta“, utilizzata prettamente in due situazioni: nel passato era un ammiccamento al fatto che si portavano le corna, e questo non c’entra niente con il calcio, oppure, in tempi più moderni, viene rivolto a chi non afferra subito il nocciolo di una discussione, passando per stupido, e anche in questo caso, a parte un gioco un po’ elementare del Napoli, più volte ribadito, stupidi non ci sono e non si vedono!

Quindi, che senso ha questa espressione?

A questa domanda, forse non riusciremo a trovare risposta, anche perchè la semantica napoletana non è dalla parte del giornale. Ma probabilmente, qualcosa potrebbe ritornare: se nel 2016 il giornale in questione ha subito un ribasso del 26 per cento delle copie vendute, all’alba di questo titolo fuoriluogo, forse facendo uno più uno, il motivo è facile capirlo.

Tirando le conclusioni, possiamo solo rispondere, e questa volta in coerenza con il significato della frase:

“Libero ma salutace a mammeta”


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