Superbike Maggio: 300 partite nelle gambe e non sentirle


Nel pieno dei record, ultimo Hamsik con i suoi 115 goal siglati in maglia azzurra e raggiungendo la quota reti della leggenda calcistica Diego Armando Maradona, Christian Maggio ieri contro l’Udinese ha giocato la sua partita numero 300 con il Napoli.

Veterano di carriera ma fresco e giovanile nella corsa e nella tenuta di gara, il terzino azzurro ha dimostrato ieri, come in tutte le altre gare in cui è stato chiamato all’appello da Sarri, di essere il jolly di qualità ed efficacia che ad una squadra come il Napoli, può ancora essere utile.

La sua infinità umiltà e la sua matura consapevolezza di sapersi mettere da parte, senza incupirsi nello spirito, ma al tempo stesso di essere utile e pronto quando il mister lo ritiene opportuno, fa di Maggio, non solo un grande uomo ma soprattutto un giocatore fatto, di quelli che ormai, consapevoli delle proprie caratteristiche tecniche ma anche dei propri limiti, riesce ancora a 35 anni suonati a dare il proprio contributo.

Ieri in campo è stato impeccabile. Esperto nella fase difensiva e di copertura, correndo sulla fascia destra, macinando  chilometri, senza affanno o fatica, recuperando e trattenendo la palla e quando ha dovuto farlo, è riuscito ad essere pedina di scambio fondamentale nelle articolate costruzioni offensive degli azzurri. Quindi senza indugi, possiamo dire con sicurezza che il Superbike non ha per niente le ruote sgonfie. Anzi la sua serenità mentale e soprattutto la sua perfetta tenuta fisica lo rendono ancora un giocatore fondamentale per il gioco e per Sarri, sicuro di una risorsa umana in panchina, che è una garanzia!

Insomma se l’abito non fa il monaco, di certo nel calcio neanche l’età fa il giocatore.

Auguri Maggio, 300 di altre partite!


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