12enne colpito da una “stesa” la notte di Capodanno, era affacciato al balcone

omicidio scientifica


A San Giovanni a Teduccio in provincia di Napoli, la notte del 31 dicembre 2017 è stato ferito un ragazzino di 12 anni. E’ stato colpito ad entrambe le gambe mentre era affacciato al balcone. Le ferite riportate sono da arma da fuoco e si pensa sia stato vittima di una “stesa” di camorra. Secondo la polizia è la pista giusta, come riportato dal corriere.it, in zona sono stati trovati 25 bossoli, molti dei quali rinvenuti in una macchina nei pressi dell’abitazione del 12enne.

Il padre ha riferito agli inquirenti di aver notato 2 scooter con 2 persone che stavano sparando molti colpi di arma da fuoco. Sono subito scattate le indagini ed a finire in manette è stato un 30enne. Il presunto colpevole deteneva delle munizioni trovate in casa poco prima della mezzanotte. La polizia ha così trovato nella sua abitazione 182 cartucce e tra queste 8 munizioni da guerra. L’uomo è stato trovato sotto la doccia appena dopo un’ora dalla sparatoria, fatto che ha messo in allarme gli agenti.

Stefano sembra quindi vivo per miracolo ad appena dodici anni. Al momento della sparatoria era in compagnia dei cugini e del fratellino, dove giocavano innocentemente al balcone della casa dei nonni accendendo stelline di Natale sotto la supervisione del padre e dello zio. Un pre-capodanno tranquillo che improvvisamente si è trasformato in un incubo quando delle persone a bordo di uno scooter con addosso caschi e passamontagna hanno cominciato a sparare.

Come rende noto il mattino.it, Stefano è stato ferito al ginocchio e adesso si trova al Santobono di Napoli, ma poteva andare molto peggio, il colpo poteva anche colpire la testa, ma per un caso fortuito non è capitato. “Il caso ha voluto che il bambino sia stato colpito al ginocchio destro, che ha subito un serio danno, e per rimbalzo o di striscio anche l’altro ginocchio, con lesioni più superficiali. Forse lo dimetteremo domani o al massimo in 3-4 giorni (la prognosi è stata sciolta in mattinata) e potrà ricevere le altre cure in day hospital. Per il piccolo sarà importante recuperare le forze in un ambiente protetto come la propria casa, perché il trauma psicologico emergerà prima o poi” dichiara Carmelo Terracciano medico del reparto di Chirurgia dell’Ospedale.

Il danno sembra grave, tanto che forse il bambino dovrà rinunciare al sogno di giocare a calcio poichè non potrà riprendere nel breve tempo l’attività agonistica.


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