Turisti travolti da onda anomala: “Un boato fortissimo, poi li ha trascinati in mare”

Foto di repertorio


Due giorni fa, a Praiano, in Costiera Amalfitana, una turista veneta è morta travolta da un’onda anomala. La donna era in compagnia di amici, di cui due sono finiti in mare con lei riuscendo però a salvarsi. Ai microfoni de “Il Corriere del Mezzogiorno”, uno dei superstiti racconta il dramma: “Dovevamo andare ad Amalfi e a Ravello, poi abbiamo visto quella discesa, abbiamo lasciato l’auto e ci siamo incamminati. Avevamo visto un raggio di sole, sembrava che il tempo dovesse migliorare”.

Inizia così il racconto di Sergio, visibilmente scosso per la tragica scomparsa della sua amica. In giro, dice, non c’erano cartelli che avvisassero del pericolo: “Se c’erano io non li ho visti. Nessuno mi ha riferito di averli visti. Nessuno ci ha dissuasi, non abbiamo incontrato nessuno. C’erano solo due persone ferme al parcheggio vicino a un furgone, le stesse alle quali mi sono rivolto per i soccorsi”.

Poi l’uomo descrive quei terribili momenti: “Siamo arrivati fino in fondo, si passa sotto una torre antica e si gira proprio lì intorno. Tornando indietro e all’altezza di quest’abbassamento, sempre in corrispondenza del ristorante, ero a una ventina di metri più avanti rispetto agli altri quando ho sentito un boato fortissimo e girandomi ho visto la schiuma che aveva sovrastato completamente il percorso, per alcuni metri, e cominciava a trascinare mia moglie e i miei amici. Uno di loro, non so neanche chi fosse perché non riuscivo a riconoscerlo, era aggrappato disperato al parapetto. Neanche il tempo di rendermi conto cosa stava succedendo che una seconda onda li ha trascinati direttamente a mare. Tutto nel giro di non più di 15 secondi”.

A quel punto, l’uomo ha chiamato i soccorsi: “Sono corso sulla spiaggia che non è così distante da dove avevamo lasciato la macchina, un paio di minuti, e ho detto alle persone che avevo visto poco prima di chiamare i soccorsi. Poi sono ritornato in zona e ho urlato a mia moglie di raggiungere la spiaggia a nuoto. Fortunatamente è riuscita ad attaccarsi a una boa in mezzo al mare mentre gli altri due stavano alla deriva. Sono corso di nuovo sulla spiaggia e lì ho incontrato un marinaio che ringrazierò per tutta la vita, che si è procurato un salvagente e una lunga cima. A quel punto mi sono spogliato e mi sono tuffato con il salvagente che ho portato a mia moglie. Ci siamo attaccati assieme e siamo stati tirati dal marinaio evitando gli scogli”.


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