Napoli. Ascensori fuori uso, negato il diritto allo studio agli studenti disabili


Il dirigente della Città Metropolitana Pasquale Gaudino ha comunicato ufficialmente ai presidi delle scuole di Napoli e provincia che in mancanza di ditta manutentrice, gli impianti elevatori non possono essere tenuti in esercizio. Infatti per legge se le ascensori non hanno contratto regolare con ditte che si occupano della manutenzione e della sicurezza non possono essere utilizzati per nessuna ragione, ma bisogna obbligatoriamente utilizzare le scale.

Come rende noto la repubblica.it, Vittorio Delle Donne, dirigente scolastico dell’istituto Caruso lascia trapelare il suo dissenso ad una situazione che sembra assurda e che penalizza inutilmente quella categoria d’insegnanti e di alunni che purtroppo hanno forti disabilitàSembra assurdo, ma di fatto, concretamente, la Città metropolitana ci sta dicendo di lasciare a casa i nostri studenti disabili, quelli che non possono arrivare in classe senza l’ascensore”. Il suddetto istituto ospita 900 alunni e 120 insegnanti e molti di questi, per raggiungere i piani superiori, hanno bisogno dell’ascensore.

Per due dei disabili sto provvedendo a spostare le loro classi nelle aule al pianterreno” continua Delle Donne “ma per tutti gli altri? Ad esempio ho docenti che per problemi di disabilità ambulatorie o visive non possono salire e scendere le scale se non con grandissima difficoltà e rischio. L’impressione è che si tratti di una nuova manifestazione dalla latente ma diffusa convinzione che gli studenti e le loro necessità siano un problema della scuole e non della società“.

Il preside costatando la situazione paradossale ha così scritto al sindaco Luigi De Magistris per trovare una soluzione veloce al problema, ribadendo che l’accessibilità degli edifici pubblici è un obbligo imposto dalla legge e che la mancanza di ascensori funzionanti lede il diritto allo studio garantiti dalla Carta Costituzionale.

La soluzione al problema, sarebbe quella di prorogare il contratto alla ditta a cui sono attualmente affidati le manutenzioni degli impianti. Ma la città metropolitana invece di seguire la via più semplice ha deciso invece di mettere in difficoltà le scuole. La scuola alberghiera di Scampia ospita 130 studenti disabili ed essendo un numero molto alto è impossibile trasferirli tutti in aule del piano terra per evitare l’utilizzo delle scale.

Franco De Rosa, presidente dell’ Associazione nazionale dei presidi (Anp) e dirigente dell’Istituto Pagano è pronto a protestare accogliendo le proteste dei colleghi delle scuole superiori napoletane che hanno manifestato il grave problema.”Nella mia scuola ho 4 alunni con disabilità motorie” racconta De Rosa “Ma l’ascensore serve anche ad altri, ad esempio a quello studente che proprio oggi mi ha fatto sapere che tornerà a scuola, lunedì, dopo aver subito un intervento al cervello ed avendo una parte del corpo paralizzata.

La burocrazia, la lentezza, l’inadempienza, creano disagi alla nostra utenza. Ho sollecitato, anche come Anp, la Città metropolitana, mi hanno assicurato che cercheranno di stringere i tempi del contratto con la nuova ditta. Ma nel frattempo come garantisco il diritto allo studio ai miei ragazzi? Come potremo, noi dirigenti scolastici, farli arrivare nelle loro aule senza problemi ed assicurare la loro frequenza a scuola? Per non parlare dei professori. Ce ne sono tanti anzianotti o cardiopatici ed anche della loro salute i presidi devono preoccuparsi”.

La situazione dell’istituto Pagano e del Caruso non sono dei casi isolati, ma molte scuole di Napoli e provincia stanno subendo la stessa sorte. A causa di una mancanza viene così negato il diritto allo studio agli studenti e viene messo in difficoltà l’esercizio lavorativo di docenti e dirigenti con gravi disabilità.


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