Reggia, nozze da 30mila euro: Felicori rappresentato come il Boss delle Cerimonie


Un matrimonio da 30mila euro quello organizzato alla Reggia di Caserta: la sala Romanelli, quella della Gloria e l’ultima, dove è stata allestita anche una discoteca per 240 invitati, tra cui il tenore Andrea Bocelli.

La sposa è Angela Ammaturo, AD di FMM Srl (società di Frankie Morello, ma anche del brand Aygey, rampolla di una famiglia nolana proprietaria di Ludoil, noto gruppo petrolifero nazionale). La cerimonia religiosa è stata celebrata nella chiesa di San Francesco di Paola in piazza Plebiscito a Napoli.

E così il secondo sito culturale più visitato in Italia, dopo il Colosseo, è diventato scenario di uno dei matrimoni più attesi del jet set. Sui social però si è scatenata una vera e propria bufera contro il direttore della Reggia, Mauro Felicori, rappresentato come il Boss delle Cerimonie: “Con questo foto-montaggio mi prendono in giro (cercano di prendermi in giro) per la concessione di spazi della reggia, fuori dagli orari di apertura del museo, ad una festa di matrimonio; io non ci vedo niente di male, avremo un ricavo da usare a fini culturali, abbiamo concordato regole di tutela del bene; ci basiamo su regole consolidate per tanti eventi, ma come matrimonio è una esperienza nuova, ne trarremo insegnamenti per fare meglio in futuro, ma perchè scandalizzarsi pregiudizialmente? (cmq anche conciato da maitresse, non sono poi da buttare, via!)“, ha commentato su Facebook.

Il complesso vanvitelliano si è trasformato in un set sfarzosissimo, con fiori bianchi lungo lo scalone reale, con un trono per gli sposi, pannelli luminosi e pianoforte a coda al centro del vestibolo. “Fin da bambino, e ancora oggi, quando vedo una chiesa aperta, entro e mi godo il silenzio e la bellezza di questi spazi alti,ha spiegato Felicorida quando vivo al sud trovo spesso le chiese piene di fiori preparati per una cerimonia, e mi esaltano i profumi, i colori, l’attesa che già si percepisce di una gioia collettiva; ecco perchè ho autorizzato l’infiorata dello scalone in occasione del recente matrimonio, ho pensato che non dispiacesse ai visitatori, anzi; per il resto la festa non si è svolta negli appartamenti museali, ma negli spazi destinati agli eventi, come tanti altri congressi che nessuno ha notato“.

Un evento che sicuramente non è passato inosservato, ha diviso l’opinione pubblica tra chi è favorevole a questo tipo di “valorizzazione” del monumento e chi è contrario e preferirebbe invece una maggiore tutela. Quello che è certo che ancora una volta la Reggia di Caserta fa parlare di sé. Forse l’intento era proprio questo.


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