Rinviato il riconoscimento dell’aggressore di Arturo: non si trovano 2 sosia


Ieri doveva avvenire il riconoscimento di Francesco ‘o nano, accusato dell’aggressione di Arturo. Il presunto aggressore si trova in carcere, ma per il riconoscimento si deve aspettare. Il motivo è che non si trovano due sosia. Non si trova nessun coetaneo che possa rispecchiare le stesse caratteristiche fisiche dell’indagato che si trova attualmente nel carcere minorile di Airola. Su ‘o nano grava un’accusa di tentato omicidio aggravato e rapina. Eppure non era solo. I tre complici sembrano essersi volatilizzati.

L’avvocato di Francesco ha così richiesto al tribunale dei minori dei Colli Aminei il rinvio di una settimana per trovare due sosia dell’indagato, affinché Arturo non sia condizionato nell’individuazione di uno del branco. Ieri mattina si era già sospettato un rinvio per il fatto che i due sosia disponibili avevano caratteri molto diversi da Francesco. Uno era molto alto, con 20 centimetri in più e con le orecchie molto pronunciate. L’altro era troppo basso.

Ieri quindi Arturo e la madre sono dovuti tornare a casa, ma tra sette giorni, dopo aver trovato due sosia adatti si passerà al riconoscimento da parte di Arturo. Esso avrà valore probatorio, ossia avrà lo stesso valore di un riconoscimento in aula di tribunale. Francesco si dichiara innocente. Al momento del riconoscimento dovrà indossare insieme ai sosia lo stesso abbigliamento che aveva la sera dell’aggressione.

Eppure, la scia di aggressioni non si ferma. Solo domenica un altro episodio ha visto come protagonista un 15enne picchiato selvaggiamente da un branco. La sua colpa? Provenire da Scampia. 


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