L’Unione Europea chiede di abolire l’ora legale: “Crea danni alla salute”


Si voterà oggi 8 febbraio 2018 a Strasburgo sulla possibilità di abolire l’ora legale. Molti eurodeputati provenienti soprattutto da Nord ed Est Europa hanno chiesto alla Commissione Europea di condurre una valutazione approfondita e hanno fatto una proposta di revisione.

Il dibattito sull’ora legale si succede ogni anno soprattutto in relazione alla salute dei cittadini, in quanto il cambio d’ora avanti e indietro crea sempre uno stato di malessere, stanchezza, irritabilità e molti altri sintomi. Questo gruppo di europarlamentari chiede di fatto di abolire il cambio dell’ora che si effettua due volte l’anno, a marzo e a ottobre.

Il discorso si sofferma in particolare sugli effetti provocati dall’ora legale sulle persone. Creerebbe dei danni alla salute. Ci sarebbero anche degli studi su questo anche se manca una bibliografia di riferimento. Si propone, dunque, di abolire il cambio d’ora da solare a legale che solitamente è effettuato l’ultima domenica di marzo.
Un regime orario unificato dei paesi dell’UE dovrebbe comunque essere mantenuto anche se i cambi di orario verranno aboliti. I singoli stati non potranno decidere autonomamente ma dovrebbero stare in linea con tutti i Paese membri.

Quando è nata l’idea dell’ora legale?

L’ora legale fu in qualche modo ipotizzata già nel 1784 da Benjamin Franklin che per risparmiare sulla spesa delle candele propose non di spostare il tempo ma di costringere i cittadini a svegliarsi più presto attraverso forme di pressione come la tassazione sulle persiane, un razionamento della candele, divieto di circolazione notturna. Nessuno prese in considerazione la proposta. Solo nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libero al “British Summer Time Act” che stabiliva di spostare le lancette degli orologi un’ora avanti in primavera e un’ora indietro in autunno. Il primo paese ad adottare questo provvedimento fu la Germania. Poco dopo l’atto fu applicato anche in Italia, rimanendo in uso fino al 1920.


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