Aldo Masullo sarà cittadino onorario di Napoli: chi è il filosofo “rivoluzionario”


Compie oggi 95 anni il filosofo Aldo Masullo. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha colto l’occasione del compleanno del filosofo per annunciare che diventerà cittadino onorario di Napoli. “Buon compleanno professore da sempre napoletano”.

Raccogliendo l’invito giunto da personalità del mondo culturale, de Magistris gli conferirà la cittadinanza onoraria. Aldo Masullo, laureato in filosofia e giurisprudenza, è stato anche professore ordinario prima di filosofia teoretica poi di filosofia morale all’Università Federico II di Napoli. Ha soggiornato in Germania per motivi di ricerca e studio e qui ha perfezionato il suo pensiero.

Ha pubblicato una decina di opere. La sua filosofia muta nel tempo. Inizialmente insiste sui poli del fatto e dell’idea, della coscienza e del senso, dello spirito e della forma, che secondo lui non si riducono alla stessa cosa. C’è bisogno di comprendere cosa li unisca attraverso la dialettica.

Studiando in Germania si sofferma sullo studio della fenomenologia. Indaga sulla coscienza e sviluppa il concetto di “patico”. Il pensiero maturo di Masullo si soffermerà sull’antropologia filosofica della vita, sui concetti di senso, pateticità e del tempo. Da napoletano d’adozione (nato ad Avellino il 12 aprile 1923) ha anche espresso spesso la sua definizione di Napoli: “È una città che, proprio per la sua vivacità e genialità, si rappresenta ma spesso non si presenta; si esibisce con maschere che talvolta riescono ad ingannare e talvolta fanno solo ridere di compiacenza e commemorazione. Dovremmo presentarci, non rappresentarci”.

L’ha anche rimproverata nel sostenere che doveva tornare a produrre qualcosa e non restare ancorata ad un’immagine del passato: “Napoli non dev’essere più parassita di se stessa, vivendo sulle memorie della storia, su bellezze del passato, di cui non abbiamo meriti”.

Dure e incisive le parole sulla città partenopea ma che fanno trapelare un amore e una voglia di riscatto che Napoli merita. Si è inoltre impegnato politicamente negli anni su diversi tempi. È considerato un rivoluzionario tra i docenti dell’università, un uomo che si è battuto per riformare l’organizzazione didattica quando era membro della Commissione per l’istruzione pubblica e i beni culturali.


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