Marotta con il 36, Allegri abbraccia Tagliavento: pioggia di polemiche sulla Juve


La Juventus è campione d’Italia. I bianconeri si aggiudicano il settimo scudetto di fila. E fin qui è tutto chiaro. Forse non giusto secondo alcuni, ma evidente. Eppure non sono mancati alcuni atteggiamenti discutibili che hanno fatto da cornice alla festa dei bianconeri. Gesti e immagini che come un vulcano che erutta (similitudine utilizzata spesso e ingiustamente dai tifosi bianconeri nei loro sfottò da stadio) hanno riacceso una lava di polemiche e di “mal pensieri”.

In primo luogo l’abbraccio tra Allegri e Tagliavento al termine di Roma-Juventus, un pareggio che ha reso i bianconeri matematicamente vincitori del campionato. Un’esternazione di felicità tra un arbitro e un allenatore che ricorda molto quel siparietto “simpatico” tra i due, al termine della discutibilissima Inter-Juventus. Una gioia tra tifosi o un semplice gesto d’amicizia? Una cosa è certa, alla visione di questa immagine il web si è scatenato e non sono mancate le solite accuse di “un calcio corrotto e telecomandato”.

Spostandosi negli spogliatoi, dove i giocatori hanno proseguito con i vari festeggiamenti (non evitando di punzecchiare i napoletani) emerge un secondo elemento che ancora una volta lascia perplessi. Marotta con orgoglio indica sulla bottiglia scelta per i brindisi un adesivo che indica i 36 scudetti vinti. Ma non erano 34? No, se si contano anche i due mancanti in seguito a Calciopoli.

Atteggiamenti presuntuosi di un calcio infantile.


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