Migranti, il Sud si ribella a Salvini. De Magistris come Masaniello


È di queste ore la notizia della scelta comunicata sul profilo social del neo Ministro dell’Interno Matteo Salvini di chiudere i porti italiani alla nave Aquarius con a bordo 600 migranti. Indignato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris decide di aprire il porto di Napoli e di accogliere i 600 immigrati.

Come il sindaco di Napoli, anche quelli di Palermo, Messina e Reggio Calabria aprono i loro porti. È il Sud che si ribella, e non teme i poteri politici, economici e sociali altrui. È l’incomparabile ospitalità del Sud, nota in tutto il mondo. Quella che fa il tutto esaurito negli hotel, sempre pieni di turisti. La scelta di De Magistris sembra dettata dalla storia della città di Napoli, legata alla grandezza dei Borbone e del Regno delle Due Sicilie.

Luigi De Magistris oggi a qualcuno potrebbe ricordare il celebre Masaniello, protagonista della rivolta napoletana. Ma cosa faranno i napoletani? Resteranno accanto al proprio sindaco in questa scelta dettata dal senso di accoglienza o penseranno ai problemi della città e quindi non potranno pensare anche a quelli di queste povere 600 persone?

Sui social, sono tanti gli utenti che hanno apprezzato la scelta di De Magistris. Non è stata apprezzata quella di Salvini invece, l’Italia non può assumere questo atteggiamento. Se l’Italia vuole appoggiare la scelta del Ministro dell’Interno deve sapere che c’è un Sud che si ribella, un sud che si contraddistingue per ospitalità, generosità ed accoglienza e che quindi non appoggia la scelta di non ospitare i migranti. Ancora una volta l’Italia non è unita su una scelta importante, ancora una volta l’Italia è spaccata. È la storia che si ripete.


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