Pollica, comune virtuoso: vieta l’uso della plastica a negozi e ristoranti

Immagine di repertorio


Pollica continua la sua battaglia contro l‘uso della plastica con l’ordinanza comunale “Pollica Plastic Free”, che impone alle attività ristorative e ricettive del territorio il divieto di uso di materiali plastici non compostabili.

La decisione è arrivata su spinta di Legambiente Campania onlus, che porta avanti da anni la sfida per un mondo plastic free, e in collaborazione con il Museo Vivo del Mare di Pioppi e Vele Spiegate, il campo di volontariato in barca a vela di Legambiente dedicato al tema del marine litter (i rifiuti in mare) in corso fino a fine luglio lungo le coste cilentane.

Pollica Plastic Free è stata presentata ieri presso Palazzo Vinciprova, sede del Museo Vivo del Mare, alla presenza del direttore del Museo Valerio Calabrese, di Adriana Di Mezza e Rosa Palumbo, responsabili di Vele Spiegate, di Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania e del sindaco di Pollica Stefano Pisani.

L’ordinanza è già esecutiva, ma ci sarà una fase di accompagnamento per consentire alle attività ristorative e ricettive di smaltire le scorte di materiali plastici e di attrezzarsi con soluzioni alternative.

Pollica non è nuova a tali iniziative, infatti già nel 2011 fu tra i primi comuni d’Italia a vietare l’uso di materiali plastici compostabili con un’ordinanza. Oggi si è ritenuto rinnovare quell’ordinanza, anche alla luce di una maggiore facilità di reperire materiali alternativi alla plastica, sperando che il comune cilentano sia da esempio a tutto il Parco e anche alla Campania.

“Speriamo che questa iniziativa possa essere presto replicata e moltiplicata in tutto il territorio del Parco – ha dichiarato Valerio Calabrese, direttore del Museo Vivo del Mare di Pioppi – e che altri comuni seguano questo esempio“.

Sulla stessa lunghezza d’onda Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania: “Da tempo stiamo assistendo e accompagnando Enti e Comuni che hanno scelto di convertirsi alla sostenibilità, è una strada di grande prospettiva anche dal punto di vista dell’attrazione turistica, oltre che verso la sostenibilità”.

Il Sindaco Stefano Pisani, invece, pone l’attenzione sulla corresponsabilità dei consumatori e dei turisti: “Il nostro Comune è l’unico del Cilento a non prevedere una tassa di soggiorno, è una scelta che ci consente di chiedere ai turisti anche di pagare un caffè 10 centesimi in più per consentire alle strutture di investire sulla sostenibilità. L’ambiente e il mare sono beni troppo preziosi per non essere tutelati anche con scelte coraggiose”.

L’ordinanza anticipa la direttiva Europea che entrerà a pieno regime del 2020, che mette fuori legge la produzione, la commercializzazione e l’utilizzo di materiali usa e getta in plastica non compostabile.


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