Napoli. Abbandona il figlio di 13 mesi per prostituirsi


Napoli – Questa vicenda aveva tutti i presupposti per trasformarsi in tragedia. Ma grazie alla tempestività mossa fa un grande senso umanitario e d’amore di alcuni “eroi comuni”, tutto è andata per il meglio.

Protagonista di questa triste storia è un bambino di colore di 13 mesi. Un bambino nato in un contesto familiare disastroso. Infatti la madre una 26enne di nazionalità georgiana era costretto a lasciare il figlio ogni giorno ad una conoscente di Forcella, tossicodipendente, affinché accudisse il figlio tutta la giornata al costo di 20 euro. Una baby-sitter necessaria, in quanto la donna era costretta a prostituirsi e non poteva badare al piccolo nelle ore notturne.

Una routine andata avanti per tanto tempo, fin quando la donna non si è presentata in un centro d’assistenza per stranieri. Alla responsabile del centro però sono apparse subito gravi le condizioni del bambino, denutrito e dalla tenuta igienica discutibile. Inoltre il piccolo si mostrava poco attivo e debole, effetto delle troppe ore trascorse sotto il sole. Per tale motivo ha allertato subito i vigili.

Grazie al loro intervento immediato, il bambino è stato curato e visitato da medici specialisti e ora è in un centro di accoglienza. La madre si è giustificata, affermando di essere sola ad occuparsi del piccolo, senza una dimora fissa e soprattutto senza un lavoro dignitoso. Ma la donna è stata denunciata per abbandono di minore, e sono in corso le indagini per fare chiarezza sulla vicenda.


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