Napoli, eletto il primo consigliere extracomunitario: chi è e cosa può fare


Napoli – È Viraj Prasanna Mihindukulasuriya Fernando, di nazionalità Srilankese, classe 1977, il consigliere comunale extracomunitario della città partenopea. È stato eletto con 504 voti, prevalendo su Rajib Sayed, originario del Bangaldesh, classe 1987, che ha invece totalizzato 230 voti.

Viraj Prasanna avrà sì un posto all’interno del Consiglio Comunale, ma avrà solo diritto di parola e non di voto. Condizioni necessarie affinché potesse essere eletto erano la residenza a Napoli, il permesso di soggiorno e la fedina penale pulita.

“Faccio tanti auguri” dichiara l’assessore Sardu – “a Viraj, per questo notevole risultato elettorale. E’ alla sua prima esperienza politica, come del resto tutti gli extracomunitari che per la prima volta hanno potuto esprimere il proprio voto per eleggere un rappresentante nelle istituzioni politiche. Era un’elezione molto complessa per i requisiti rigidi che abbiamo posto, tra cui la residenza nel Comune di Napoli, regolare permesso di soggiorno e assenza di misure penali a carico.

“Viraj resterà nella storia del Comune di Napoli per essere stato il primo consigliere aggiunto al Consiglio Comunale di Napoli, e dunque il primo cittadino extracomunitario che ha avuto la determinazione e il coraggio di mettersi in gioco. Gli auguri, con la stessa intensità e partecipazione, vanno anche a Rajib che ha parimenti raggiunto un ottimo risultato. Entrambi hanno vissuto questa campagna elettorale con grandissimo entusiasmo, trascinando tutti noi in questa bellissima avventura.

“Abbiamo un cammino molto importante da percorrere assieme per realizzare i principi dello Statuto del Comune di Napoli, che si fonda sull’accoglienza, sull’integrazione e sul rispetto reciproco. Fino ad adesso quest’esperienza è stata molto utile, anche per consentire alle comunità extracomunitarie di dialogare tra loro, e fargli comprendere che in questa città non c’è razzismo e discriminazione nei loro confronti. Il Consigliere Aggiunto dovrà farsi portavoce delle esigenze delle comunità extracomunitarie, ma sarà anche il veicolo attraverso cui l’amministrazione chiederà alle comunità di impegnarsi attivamente per contribuire alla crescita della nostra città.”


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