Il dolore del padre di Salvatore: “Angelo mio, siamo distrutti. Aspettami in paradiso…”


Non trova pace Luigi Caliano, padre di Salvatore, morto una settimana fa, a soli 21 anni, mentre puliva un ascensore di un palazzo di via Duomo a Napoli. L’uomo, su Facebook, si sfoga in un post pieno di dolore per una morte assurda e impossibile da accettare.

“Sono tre giorni che ci hai lasciati. Con il cuore a pezzi. A tutti sai, ‘a babbo. Angelo mio, hai distrutto me, tua mamma amici parenti ed una città intera. Non ho parole non ci sono aggettivi per dirti quanto mi manchi e manchi a tutti. Io da padre posso solo dirti che sei stato un esempio per i giovani di oggi, un esempio di umiltà e di educazione immensa. Non sapevi mai dire no. Sei stato il top dei ragazzi”.

Un lungo messaggio, quello di Luigi, che sente il bisogno di dire che suo figlio era un ragazzo speciale: “Ho perso un diamante, il più pregiato che avevo. Posso solo dirti che siamo orgogliosi di te. Aspettami in paradiso, insegna agli angeli a giocare. Poi il giorno che arriverò io ad abbracciarti, non ci lasceremo più”.


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