Reparto chiuso per festa, la testimone: “Sì, tutto vero. Mio marito però…”


Arrivano le prime testimonianze per quanto riguarda l’indagine circa il reparto di chirurgia vascolare, dell’Ospedale del Mare di Napoli, chiuso per permettere al personale dello stesso reparto di partecipare ad una festa. In particolare, come riporta Il Mattino, ad essere ascoltata è stata la moglie di un uomo trasportato dal suddetto ospedale al San Giovanni Bosco, dove ha subito poi un intervento chirurgico.

Dalle parole della donna, però, pur confermando tutto, non emergono né amarezza e né rabbia per la vicenda, visto che tutto è andato a buon fine per il marito: “Sì, va bene, siamo andati da un ospedale all’altro, ma mio marito è stato operato in giornata, ha avuto un trattamento di tutto rispetto, le cose sembrano siano andate bene. Tutto grazie a quella telefonata“.

La Procura di Napoli è proprio su “quella telefonata“, partita dall’Ospedale del Mare e diretta al San Giovanni Bosco per chiedere la disponibilità ad accettare il paziente, che sta cercando di fare chiarezza, per verificare se l’accusa di abuso di ufficio a carico del primario del reparto Francesco Pignatelli sia realmente confermata dai fatti.

Il primario, che nega ogni responsabilità, ormai è sospeso da oltre due settimane, con tanto di revoca della nomina, quella nomina oggetto della festa incriminata. La vicenda ha visto l’entrata in scena anche del Ministero della Salute, con il neo Ministro Giulia Grillo che, oltre ad aver visitato personalmente la struttura sanitaria, ha chiesto il pronto intervento dei Nas.


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