Pay tv, attenti a usare ‘o pezzotto: multa salatissima e carcere fino a 3 anni


A meno di due settimane dal fischio d’inizio della Serie A è corsa all’abbonamento alla pay tv. Da quest’anno l’Italia ha sdoganato la doppia sottoscrizione come già avviene in altri Paesi europei. Infatti chi volesse assicurarsi di vedere tutte le partite di campionato e Champions League sarà costretto a sostenere una duplice spesa con Sky che trasmetterà la massima competizione europea e 7 partite su 10 di ogni giornata e Dazn con i restanti 3 incontri in esclusiva per ogni giornata di campionato: il sabato alle 20,45, la domenica alle 12,30 e una delle 15 della domenica.

Ma c’è chi proverà a fare il furbo, come accade ormai da anni e a maggior ragione quest’anno con una spesa che evidentemente aumenterà. Una smart card taroccata, il cosiddetto “pezzotto”, consentirà ai loro fruitori di godere degli stessi avvenimenti sportivi ma pagando una cifra largamente inferiore.

Da anni esistono persone specializzate, capaci di violare i codici criptati favorendo l’utilizzo illegale della pay tv. Tanti in questi giorni stanno dichiarando apertamente sui social di aver già provveduto all’installazione del pezzotto ignorando di confessare pubblicamente di aver commesso un reato perseguibile dalla legge.

Il reato che viene contestato a tutti gli utilizzatori di sistemi pirata è quello della violazione del diritto d’autore. La condanna oltre ad una multa salatissima che va dai 2.582 euro ai 25.822 euro, prevede anche il carcere da 6 mesi fino a 3 anni. 


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