“Ti devo parlare” e poi l’accoltella: parla la 19enne pugnalata sul lungomare


Voglio giustizia per me e mio figlio“, afferma Morena Albino la 19enne che ieri è stata accoltellata dal suo ex fidanzato 25enne e padre di suo figlio. “Potevo morire – continua – e corro il rischio di ricevere ancora del male” racconta la ragazza a ilmattino.it, ricoverata al Loreto Mare.

Trafitta da 5 pugnalate di cui una le ha fatto collassare il polmone, ha trovato la forza di raccontare il suo dramma: “Sono stata trafitta con un coltello dal mio ex compagno e temo per la mia incolumità e quella del bambino nato dalla nostra relazione che ha solo 14 mesi” spiega la 19enne. Un rapporto burrascoso in cui “non erano mancate minacce e aggressioni fisiche da parte del fidanzato“. “Mi amava troppo e anche se la nostra storia non era andata bene, non credevo che potesse arrivare a farmi così male – spiega la 19enne- adesso che ho rischiato di morire voglio denunciarlo e invitare tutte le donne che subiscono qualsiasi tipo di violenza a non sottovalutare nulla e chiedere aiuto subito“.

Poi ha raccontato quegli attimi di terrore: si trovava pressi della rotonda Diaz con una comitiva di amici con i quali aveva deciso di fare il bagno quando ha visto l’ex che si è avvicinato dicendole ‘ti devo parlare’. La 19enne gli ha risposto che non avevano più niente da dirsi.

Dopo che gli ho risposto, lui si è allontanato e credevo fosse andato via – continua la ragazza – invece ha aspettato che i miei amici si tuffassero in acqua per tornare indietro e accoltellarmi all’improvviso. Ricordo il sangue che scorreva ovunque e alcune persone che hanno cercato di rincorrerlo ma non ce l’hanno fatta – spiega – da quel preciso istante ho la memoria confusa ma qualcuno mi ha messo su un taxi e poi in ospedale ho avuto la lucidità di chiamare mia madre”.

Ora A. B. è rinchiuso nel carcere di Poggioreale con l’accusa di tentato omicidio aggravato.

A tutte le donne vittime di violenza diciamo di denunciare già dopo i primi segnali e ricordiamo che esistono dei centri antiviolenza di supporto.


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