Vesuvio, a Napoli vulcanologi da tutto il mondo: “700mila persone da evacuare”


Napoli è stata scelta dalla Comunità Internazionale di Vulcanologia come sede del decimo incontro delle città sui vulcani. Nella Mostra d’Oltremare, fino al 7 settembre, vulcanologi e gestori delle emergenze si confronteranno per discutere della coesistenza tra uomini e vulcani e cercare strategia di convivenza.

E a proposito di vulcani e dei rischi ad essi connessi, oggi si è tornati a parlare dei piani di evacuazione a seguito di un’eventuale eruzione. Come riporta Repubblica, l’eruzione improvvisa del Vesuvio o dei Campi Flegrei, comporterebbe la fuga di 700mila persone che vivono alle pendici del Vesuvio, e di 500mila a ridosso di Pozzuoli.

I dati comprendono sia i comuni della zona rossa, sia quelli delle zone gialle.

A tal proposito, il il capo dipartimento della Protezione Civile regionale campana, Raffaele Pinto, ha spiegato: “E’ chiaro che accanto a queste persone altre si muoveranno in forma autonoma, anche ben prima che si arrivi all’emergenza piena, e noi contiamo di spostare in forma assistita il 50% della popolazione”.

“Per i Campi Flegrei – aggiunge Pinto – abbiamo intenzione di realizzare una grande esercitazione entro il prossimo anno. Non sappiamo quante persone coinvolgeremo, perché tutto dipende dalle adesioni dei comuni, che dovranno segnalarci magari qualche quartiere che andrebbe tenuto sotto osservazione per questioni di viabilità o di particolare densità abitativa”. 

E sul rischio dei nostri vulcani, il presidente Ingv, Carlo Doglioni, ha dichiarato: “Non sappiamo quando potrebbe verificarsi un’eruzione, ma sappiamo che ci sara’. Le fasi geologiche spesso superano la vita del singolo, ma è nostro compito di ricercatori lavorare per avere precursori sempre più affidabili nell’attività di monitoraggio”.


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