Chiusura domenicale negozi, Di Maio: “La qualità della vita è al primo posto”


Stop all’apertura dei centri commerciali la domenica e nei giorni festivi. A lanciare l’idea è stato il vice premier Luigi Di Maio, in occasione della sua visita a Bari.  “Sicuramente entro l’anno – ha detto – approveremo la legge che impone lo stop nei fine settimana e nei festivi a centri commerciali, con delle turnazioni e l’orario che non sarà più liberalizzato, come fatto dal governo Monti. Quella liberalizzazione sta infatti distruggendo le famiglie italiane. Bisogna ricominciare a disciplinare orari di apertura e chiusura“.

Una legge, quella che dovrebbe essere approvata, costruita su due soli articoli che andrebbero ad abrogare la liberalizzazione delle aperture dei negozi e il famoso art. 31 del “Salva Italia”, che dà massima autonomia agli esercizi commerciali.

L’idea di reintrodurre la chiusura domenicale è stata duramente contestata soprattutto dalle opposizioni, con in particolare l’ex premier Matteo Renzi che via social ha tuonato: “Obbligare tutti alla chiusura domenicale è assurdo. Di Maio cerca visibilità per inseguire Salvini, ma la conseguenza è che migliaia di ragazzi saranno licenziati. La decrescita è infelice, sempre. E Di Maio si conferma ministro della disoccupazione, non ministro del Lavoro“.

Parole dure che hanno ricevuto subito la pronta replica di Di Maio che, in un’intervista a L’aria che tira su La7, ha detto: “Se il tempo che Renzi usa per realizzare programmi tv per Berlusconi, lo dedicasse a fare il parlamentare, saprebbe che proprio il suo partito ha proposto una legge che prevede l’obbligo di chiusura domenicale e che sarà discussa assieme alle altre in commissione“.

Per il ministro del Lavoro è importante mettere “la qualità della vita dei dipendenti al primo posto” come fa la nota catena commerciale Eurospin: “Ho visto anche questo comunicato di Eurospin, in una pagina a pagamento sul Corriere della Sera, in cui si schiera a favore della nostra proposta. Il motivo è semplice: i dirigenti di Eurospin mettono al primo posto la qualità della vita dei dipendenti del gruppo e sanno che questa migliorerà se la domenica sarà dedicata agli affetti e alla famiglia. Così come sanno che non ci sarà alcun ritorno negativo sui profitti. È bello che qualcuno si ricordi che il profitto non è tutto e che la felicità dei lavoratori è un valore anche per l’azienda“.

Quindi, la proposta del Governo non andrà ad intaccare né profitti e né posti di lavoro, ma non toglierà neanche la “comodità” a chi avrà dei bisogni particolari proprio nei giorni festivi: “Ci sarà sempre un posto dove andare a fare la spesa. Ci sarà un meccanismo di turnazione per cui resterà aperto il 25% dei negozi, gli altri a turno chiudono. A decidere chi sarà aperto e chi chiuso saranno, come in passato, sindaco e commercianti“.


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