ADL: “Bari? Lì vorrei giocare la Champions. Scudetto? Meglio vincere…”


Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Tanti sono stati gli argomenti toccati dal presidente, di seguito riporteremo quelli più interessanti.

QUESTIONE STADIO: Mi toglie punti di upgrading a livello internazionale avere un impianto del genere. È un peccato. Non faccio più polemiche e mi costruisco un mio stadio. Punto e basta. Non si può più andare avanti così. Serviranno due anni. Nessuno può dirti niente se metti i soldi tuoi e hai i terreni che sono utilizzabili per costruirci un impianto. Se ci sono queste condizioni può esserci un’accelerazione fortissima”.

DISPUTARE PARTITE A BARI: “Ho chiesto l’autorizzazione a disputare le partite di Champions a Bari. A costo di pagare di tasca mia 1.000 pullman e di consentire ai napoletani di assistere alle gare al San Nicola. Quando sono entrato lì per la prima volta ho capito subito che è un signor stadio. È stato un po’ lasciato andare, ma rispetto al San Paolo che è stato costruito nel 1959… Lo ha disegnato un certo Renzo Piano e non è come il nostro… Certi giocatori, quando l’hanno visto per la prima volta, se ne volevano andare da Napoli…”

ANCELOTTI: Credo molto in lui e per questo l’ho fortemente voluto. Da parte mia non avrà mai una sollecitazione e aspetterò sereno e tranquillo qualunque cosa accada. Sono più che garantito dalla sua personalità e dalle sue capacità. Voglio stare tutta la vita con lui, ormai gli ho dato le chiavi del Napoli in mano. A lui e mio figlio Edo. Ora, dopo tanti anni, potrò dedicarmi di più al cinema e alla tv”.

CENTRO SPORTIVO: A maggio ho rimesso mano a Castel Volturno, dove le ruspe sono entrate e hanno abbattuto tutto. Adesso il nostro Centro è trasformato. Ho individuato anche 25 ettari dovo costruirò il nuovo centro per il settore giovanile e creerò un bacino di fornitura di giocatori per Napoli e Bari. E poi c’è lo stadio, questo però su altri terreni”.

SULLE DICHIARAZIONI DI SARRI:Non voglio replicare altrimenti diventa una telenovela di toni antipatici e non interessa a nessuno. Ma ha detto cose inesatte. Io sono felice con Ancelotti e non ho più sentito mister Sarri dopo la bottiglia di Champagne che abbiamo aperto la domenica sera all’ ultima partita. D’ allora zero contatti”.

E’ QUESTO IL NAPOLI PIU’ FORTE: “Lo vedremo se è più forte o meno. Siamo qui per lavorare. Nel calcio non sei artefice del tuo destino perchè ci sono altre 19 sqaudre in Italia e molte di più in Champions. Dioende anche dagli altri ma io ho fiducia”.

SCUDETTO: Il vero obiettivo è la Champions. Poi se uno riesce anche a conquistare lo scudetto…Però lo scudetto passa da molte più partite. In serie A sono 38 contro 13 della Champions. A Napoli esiste il grande sentimento della cabala. Come fai a non pensare di vincere lo scudetto? Devi assolutamente credere di potercela fare. Però razionalizzando il processo dico: vincere il tricolore non mi fa fatturare di più, vincere la Champions invece mi fa fatturare di più e mi consente di acquistare giocatori più importanti per il Napoli. Questo però non vuol dire che io non voglia vincere lo scudetto”.

SULLA VAR: “Il Var è stato introdotto per rendere giustizia ai club, affinchè gli errori degli arbitri siano evitabili. Se però non si crea un automatismo per il suo utilizzo e se la commissione del Var non obbliga l’arbitro a visionare le immagini, ma tutto viene lasciato alla pura discrezionalità, allora si rischia di non finire mai il gioco di pensar male. Per questo si dovrebbe togliere la discrezionalità dell’arbitro. Il direttore di gare dovrebbe solo verificare la liceità del gioco aiutandosi con la moviola“.

CRISTIANO RONALDO: “E’ un grande campione e lo vedremo agire in maniera straordinaria in Champions. Per il momento si sta ambientando, non si è ancora inserito nel nuovo contesto. A Napoli? Una squadra come la nostra non poteva permetterselo”. 


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