Ciro Esposito, chiesti domiciliari per De Santis: “Non compatibile con il carcere”


Per i giudici ha ucciso il tifoso del Napoli Ciro Esposito, a poche ore dalla finale di Coppa Italia contro la Fiorentina del 2014, ma per i suoi legali è “incompatibile con il carcere“. Così per Daniele De Santis è stata presentata un’istanza di scarcerazione e la richiesta dei domiciliari, alla Corte d’Assise di Roma. De Santis, conosciuto come “Gastone“, è stato condannato in appello a 16 anni (ridotti da 26) per omicidio volontario, ed è rinchiuso nel carcere di Velletri dallo scorso 20 agosto 2018, trasferito da Regina Coeli per proseguire la fisioterapia per osteomenite alla gamba destra, a rischio amputazione.

Insorge Angelo Pisani, legale della famiglia di Ciro Esposito: “La richiesta non è condivisibile perché De Santis è responsabile di un omicidio efferato e ingiustificabile. Quindi abbiamo chiesto anche noi al Magistrato di valutare se ci sono le condizioni cliniche attraverso una c.t.u (consulenza tecnica). Non vogliamo la tortura per nessun essere vivente, ma i consulenti dovranno essere molto attenti. La notizia della richiesta dei domiciliari ha riaperto la ferita dei familiari, in particolare della madre di Ciro, Antonella Leardi. Vogliono capire che se è vero o se si tratta di espedienti legali“. Ora non resta che attendere il responso della richiesta di De Santis, che verosimilmente potrebbe arrivare tra una decina di giorni.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI