Cos’è la Cazzimma? L’Accademia della Crusca lo spiega…


Avete mai provato a spiegare ad un non-napoletano cosa significano certe espressioni che utilizziamo in maniera diffusa nella vita quotidiana? Vi sarà certamente capitato di provare una certa difficoltà nel dare delle risposte esaustive e così avrete utilizzato lo strumento dell’esempio per poter farvi intendere.

C’è una parola che spesso e volentieri utilizziamo in diversi ambiti e con significati diversi: la Cazzimma. Come segnala il portale Ilterrone.com, a spiegare il vero significato della parola ci ha pensato addirittura l’Accademia della Crusca, che oggi è il più importante centro di ricerca scientifica dedicato allo studio e alla promozione della lingua italiana.

La Cazzimma e l’Accademia della Crusca

Sul termine Cazzimma, l’Accademia si esprime così:

Cazzimma è un’espressione napoletana, diffusa soprattutto nel lessico giovanile campano e utilizzata, secondo il Dizionario storico dei gerghi italiani (Milano, Mondadori, 1991, p. 89) di Ernesto Ferrero, per indicare un insieme e un intreccio di atteggiamenti negativi: “autorità, malvagità, avarizia, pignoleria, grettezza”. Una tale definizione è certamente troppo generica, tuttavia il dizionario di Ferrero ha il merito di fornire una rara testimonianza lessicografica della voce cazzimma che, invece, non è registrata dai maggiori dizionari dialettali napoletani, i quali potrebbero averla tabuizzata perché sentita come volgare.

In effetti la cazzimma è innanzitutto la ‘furbizia opportunistica’, e colui che tiene la cazzimma è propriamente un individuo furbo, scaltro, sicuro di sé, è il dritto che sa cavarsela, anche se ciò comporta scavalcare gli altri. Ma il termine copre uno spettro di significati o, per meglio dire, di atteggiamenti ben più ampio. La cazzimma può infatti indicare anche semplicemente la ‘cattiveria gratuita‘, come spiega, in un suo sketch, il comico napoletano Alessandro Siani, il quale, a un ipotetico milanese che gli chiede: “Cos’è la cazzimma?”, risponde così: “Nun t’o bboglio ricere, chest’è ’a cazzimma!”, cioè “non te lo voglio dire, questa è la cazzimma!”. Inoltre, i blog della rete ci forniscono alcuni esempi dell’uso di cazzimma con una connotazione quasi positiva per indicare una sorta di ‘atteggiamento grintoso, risoluto‘. In un blog per calciofili, ad esempio, un tifoso pretende che i giocatori della sua squadra del cuore tirino fuori la cazzimma: “Quella cazzimma ignorante, da gente vera, che non ha paura di nulla e di nessuno, che affronta la sfida con determinazione”.


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