Costa poco mandarli a quel Paese: Caos delle poste ad agosto…


Agosto. Tempo di vacanze ma non per tutti.

Negli ultimi anni quella che ormai sentiamo riecheggiare dappertutto, la crisi, ha mietuto vittime numerosissime anche in questo senso, e gli italiani, soprattutto al Sud, che hanno potuto permettersi una vacanza lunga e spensierata non sono stati in molti.

Questo non è stato il caso però del portalettere addetto alla consegna della posta in zona Varcaturo, in provincia di Giugliano in Campania. Un’eventualità del tutto normale da affrontare per un’azienda seria e importante come Poste Italiane e, contemporaneamente, un’occasione d’oro per chi le vacanze non può permettersele e completerebbe fieramente un mesetto di lavoro temporaneo come sostituto.

Ma evidentemente le cose, quest’estate del 2014, sono andate molto diversamente. Su vari forum e gruppi facebook sono cominciate lamentele di residenti della zona che non hanno visto recapitarsi la posta per settimane, anche quella tracciabile, costata un occhio della testa. Nel giro di poche settimane i reclami per spedizioni effettuate con Posta Raccomandata, Raccomandata+1 e Raccomandata Internazionale, e non solo, sono fioccati in rete e presso il numero verde di Poste Italiane. C’è chi ha dovuto fare chilometri in auto per trovare il centro di smistamento più vicino per recuperare i prodotti postali andati perduti, e rimetterci quindi anche in carburante. C’è chi ha creduto di aver subito un furto perchè a terminale la propria posta risultava consegnata, mentre in molti casi era solo un errore del sistema che sbagliava a compilare lo stato di alcune spedizioni.

Infatti pare che, durante questo caldo mese estivo, i problemi accavallatisi siano stati due:

– problemi con il sistema informatico che gestisce la posta

– postino andato in ferie non sostituito da nessuno né le cui tratte sono potute essere coperte da addetti alle zone vicine.

Ma non è stato solo a Varcaturo che si sono osservati disservizi, e non è stata solo questa estate ad essere particolarmente difficoltosa. Persino il numero verde spesso non era in grado di fornire un contatto con un operatore dopo estenuanti attese al telefono, il cui esito era spesso un’interruzione della linea.

Sarebbe facile e spontaneo prendersela con il primo capitato a tiro, il primo centralinista che risponde, o gli addetti al servizio di smistamento, ma in realtà l’unica cosa da fare in questi casi è:

– entrare in possesso della ricevuta rilasciata al momento della spedizione, con dati di mittente, destinatario e codice di tracciamento

– se si è destinatario, farsi mandare dal mittente una delega

– collegarsi al sito di Poste Italiane www.poste.it e cliccare in basso alla voce Reclamo Servizi Postali

– inviare un reclamo relativo alla particolare spedizione perduta, attraverso il codice (è possibile anche richiedere un rimborso)

– inviare un reclamo relativo al Servizio Recapito per segnalare i disservizi nella propria zona.

Questo tipo di reclami ha però una lavorazione molto lunga che arriva anche fino a 45 giorni. E’ possibile quindi, in alternativa, fare un reclamo attraverso gli operatori del call center al Numero Verde 803160 per ottenere risultati in tempi più brevi (4-5 giorni lavorativi).

Se nulla si fa, se nessuno fa nulla, nulla succede.

Costa poco mandarli a quel Paese

Costa poco mandarli a quel Paese

Anche perchè basta veramente poco per mandarli a quel Paese!

Le segnalazioni numerose e le richieste di rimborso copiose forse porterebbero, nel tempo, dei risultati in positivo anche per chi le vacanze non le fa e vorrebbe semplicemente vedersi recapitare la propria posta, magari anche urgente, nei tempi stabiliti, a casa.


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