Video: Il museo di Totò ancora chiuso dopo 20 anni di lavori


Sono stati spesi due milioni di euro per ristrutturare uno dei palazzi più importanti della Sanità, lo Spagnuolo, nel quartiere di origine del Principe della risata, Antonio De Curtis, in arte Totò. La notizia viene riportata dal Corriere del Mezzogiorno in un articolo a cura di Luca Marconi. L’idea era di creare un museo alla memoria in cui esporre gli oggetti e le cose appartenute al grande comico napoletano ma, ad oggi, il museo continua ad essere chiuso. Più di 20 anni di lavoro e di fatiche e non si accenna neppure a parlare di apertura.

Per denunciare l’assurda faccenda, i due giornalisti Carlo Maria Alfarano e Daniela Giordano hanno pensato bene di realizzare un film-documentario dall’eloquente titolo: “Totò Memories Il Museo del Principe atteso da vent’anni”.  Il film, sarà presentato in anteprima a Napoli il 14 novembre al Centro Culturale “La Città del Sole” all’ex Asilo Filangieri in vico Maffei, alle ore 18.30.

Il museo ha alle spalle venti anni di lavori preparatori, ma non è mai stato aperto, seppur augurato per ben tre volte. In tanti lamentano che lo stabile sta subendo i danni dello scorrere del tempo. Lasciato all’incuria e all’abbandono.  Gli autori del documentario dichiarano: «L’inchiesta tenta di ricostruire tutte le vicissitudini, i problemi strutturali e quelli legati alla gestione museale non ancora definita attraverso la testimonianza dei protagonisti coinvolti. Limitarsi a considerare l’assenza di un ascensore per accedere ai locali al terzo e quarto piano quale principale ostacolo all’apertura è superficiale e riduttivo. Ci sono problemi di staticità al palazzo, danni procurati a quello adiacente, milioni di euro già spesi per dei lavori di ristrutturazione che dovranno oltremodo essere compensati da nuovi fondi per ripristinare un luogo ancora inagibile. Infine, l’offerta di 30 mila euro del Fai (Fondo Ambiente Italiano) per il censimento “I Luoghi del Cuore” 2012, dove il museo ha raccolto oltre 40 mila firme per la sua apertura e in tutta Italia, ma i fondi restano congelati finché non verranno soddisfatte le condizioni di una sua gestione chiara e trasparente».


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