Napoli-Cagliari: l’amaro pareggio che svuota il San Paolo


Il Napoli torna dopo quindici giorni di assenza,  quindici giorni tra allenamenti e nazionali, quindici giorni per concentrarsi e puntare alla vittoria.

Era iniziata così la partita, con un solo obiettivo, subito siglato Gonzalo Higuain, il Pipita timbra il cartellino e lascia la firma per imporre la sua presenza. Tutti allegri  è iniziata bene, il Napoli c’è e stringe il Cagliari, morde le caviglie agli avversari, la palla gira e dipinge una partita che sembra non dover chiedere nulla di più, serietà e tenacia, raddoppia ancora il Napoli con il ritorno in rete di Gokhan Inler che fa gioire un San Paolo gremito.

Il Cagliari non resta a guardare, e risponde con prepotenza, Ibarbo aveva preso le misure per poi colpire, disattenzione della difesa azzurra e la squadra sarda accorcia le distanze prima di scendere negli spogliatoi.

Calma e sangue freddo, questa la chiave per vincere ma al rientro in campo per il secondo tempo, la squadra azzurra sembra arrivare in ritardo lasciando troppo spazio agli avversari che approfittano della libertà per siglare il pareggio. Opera di Farias che scuote i partenopei. Fatica sprecata? Ci pensa de Guzman a regalare un’altra esplosione di gioia ai tifosi riportando il Napoli in vantaggio, ma non basta, il Cagliari non si arrende e con un secondo goal di Farias spegne l’entusiasmo.

Lotta, sbaglia, si dispera, il Napoli si ferma con un pareggio, dinanzi ad un pubblico che non si vedeva da tempo, pagando ancora le disattenzioni difensive. Niente scuse Napoli, bisogna reagire subito.


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