Patente di guida, come verificare i punti residui e recuperare quelli persi



Per tutti i guidatori è utile e necessario essere sempre aggiornati sui punti residui sulla patente, avendo a propria disposizione degli strumenti di verifica. Sono infatti passati undici anni dall’introduzione della patente a punti, il meccanismo che ne accredita venti, andranno persi in caso di violazione delle norme del codice stradale, ma con la possibilità di recuperarli in seguito.

Scopriamo insieme quali sono i metodi per effettuare la verifica punti.

Collegandosi al Portale dell’automobilista è possibile effettuare la registrazione ed avere così sott’occhio tutte le scadenze ed il saldo punti residuo. È anche possibile contattare gratuitamente il numero 848 782 782 da rete fissa.

Nel caso in cui sia necessario recuperare dei punti persi, bisogna frequentare un corso presso una qualsiasi scuola guida, in seguito al quale sostenere un esame di teoria e di pratica, grazie al quale poter acquisire sei punti per la patente A e nove per la patente professionale. Devono seguire questa procedura tutti coloro che hanno perso più di sei punti e che in un totale di dodici mesi abbiano avuto due decurtazioni, anch’esse da cinque punti minimi. Ai neopatentati, che non hanno commesso alcuna violazione, verrà assegnato un punto all’anno per la durata di tre e poi due ogni due anni, per un totale di trenta punti.

Per le patenti A e B il corso dura 12 ore e per quelle C, D, CE, DE, KA, KB di 18 ore. Per quanto riguarda i costi, variano dai 150 ai 400 euro.

Il costo sale nettamente se si è possessori di una patente di categoria A2, col vantaggio di aver l’accredito di tutti i punti, sostenendo prima l’esame teorico e poi quello pratico.


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