Primo week end natalizio: Folla di visitatori tra i decumani


Tanta folla, molti turisti italiani e non, e tanta aria natalizia per questo primo week end dell’Immacolata, che ha visto protagonista soprattutto la bella Napoli e in particolar modo il suo centro storico e via San Gregorio Armeno. Naturalmente, non sono mancati i piccoli imprevisti. A questo proposito il sito Napolitoday.it scrive:

Il week end dell’Immacolata ha ufficialmente aperto il Natale a Napoli: folla di visitatori soprattutto nel centro antico e in via San Gregorio Armeno, famosa per le sue botteghe artigiane di pastori, dove le migliaia di turisti e napoletani affluiscono da tutti i decumani. Nei fine settimana natalizi la strada si percorre a senso unico di marcia, in salita, tra la folla ci si impiega circa mezz’ora. In alcuni punti si crea poi il tappo, tanto che Genny Di Virgilio, uno degli artigiani del presepe noti per le statuette d’attualità ha dovuto mettere un cartello ”No foto”, non per snobismo, ma per evitare l’ingorgo di curiosi armati di smartphone. ”La folla natalizia è un classico – spiega – e devo dire che quest’anno abbiamo pure venduto, anche perchè cresce l’interesse degli stranieri per il presepe, soprattutto dei russi”.

Folla anche davanti alla bottega di Ferrigno dove si ferma una coppia di romani: ”Vengo spesso a Napoli per lavoro – racconta Enzo – ma a Natale porto mia moglie che ama questa città”. E infatti sono molti i turisti italiani all’info point di Piazza del Gesù, frequentato però anche da inglesi, americani, russi. ”Chiedono informazioni sugli eventi – spiegano gli addetti – in particolare quelli a ingresso libero che non sono molti. Poi sui siti più noti a cominciare dalla Cappella Sansevero, il cui biglietto di sette euro, però, spaventa un po’ i turisti”. L’info point chiude alle 14 di domenica ma, assicurano gli impiegati ”da gennaio dovremmo stare aperti anche di domenica dalle 9 alle 19 come nel resto della settimana”. Per le festività natalizie si sono aggiunti 6 info point voluti dalla Camera di Commercio.

Resta chiusa, invece, la Libreria Guida: primo Natale con le serrande sbarrate a Port’Alba per la libreria insignita del titolo di Monumento storico nel 1983.

In tanti in coda per entrare nelle pizzerie più note del centro, sotto gli occhi della protezione civile e polizia municipale il cui nuovo comandate Acanfora, in attesa dell’aspettativa dalle Fiamme Gialle per prendere servizio, ha sorvegliato in borghese la città. ”Verso mezzogiorno c’è stato un po’ di ingorgo pedonale – spiega un vigile urbano – credo che i sensi unici pedonali siano utili ma vanno preparati per tempo, informando la cittadinanza, pianificando”. Cosa che non è stata fatta: ieri si era tentato di istituirli improvvisamente a San Gregorio Armeno ma l’ordine è stato revocato poco dopo.

Purtroppo la folla di Natale fa gola anche ai borseggiatori e ai rapinatori. Tra le vittime anche Salvatore Sorbillo, papà di Gino, uno dei pizzaioli più noti del centro, che ieri ospitava a tavola anche il difensore del Napoli Mesto. ”Succede – spiega Gino – e colpisce anche noi che cerchiamo fare anche da presidio sul territorio stando aperti fino a tardi, indicando ai turisti i luoghi da visitare e quelli in cui stare attenti. La rapina è un po’ come l’incendio di Città della Scienza, si attacca un simbolo anche per incutere paura agli altri commercianti”.

Un bilancio, insomma, ancora in chiaroscuro per il primo week end natalizio: ”Che è stato – ricorda Massimo Di Porzio, riferimento dei ristoratori in seno a Confcommercio – più corto degli altri anni non essendoci il ponte. Un primo assaggio di Natale con tanti turisti italiani, in attesa che poi gli stranieri arrivino in massa dopo le feste. Criticità? Diciamo che il capodanno a Piazza del Plebiscito è noto e ricercato dai turisti, c’è stata una rigidità eccessiva nel non concedere la piazza”.


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