Napoli, le scale delle meraviglie e la vergogna dell’abbandono


Più di duecento scale e gradinate storiche attraversano Napoli dalla zona marittima alla collina. Un antico sistema viario che è stato pressoché totalmente dimenticato ed abbandonato dalle istituzioni. Oggi rivivono grazie a nuove ed interessanti iniziative come il trekking urbano e azioni di public art.

Ad esempio poche settimane fa la Fai Marathon ha riunito sulla Pedamentina di San Martino, scalinata del 1300, più di 1.500 persone in una sola mattinata. Un vero e proprio comitato civico formato da circa venti associazioni, con in testa Legambiente Neapolis 2000, Wwf Napoli e Cittadinanza Attiva, che si battono per una rinascita di queste scale napoletane. Coordinamento Recupero Scale di Napoli ( www.scaledinapoli.com ), questo è il nome del comitato, che difende queste vie verticali, spesso invisibili, coperte dal cemento contemporaneo o cancellate da colate di asfalto. A riferire la notizia è L’Espresso.it.

Sono 135 scale vere e proprie e 69 “gradonate”, molte delle quali in uno stato di completo abbandono e degrado, da qui la volontà di valorizzare e recuperare queste realtà monumentali. Nello scorso giugno, è stato lo scalone monumentale di Montesanto, opera del Filangieri del 1880, ad essere oggetto di questo progetto di tutela e di pulizia. Lungo questa scalinata a balze, dove Vittorio De Sica girò alcune scene del “Giudizio Universale”, si è riuscito a spazzare via siringhe ed immondizia. Inoltre periodicamente si allestisce un mercatino del biologico e del riuso e nel terreno incolto si è fatto crescere un orto didattico per i bambini del quartiere. Iniziative simili si sono avute anche per altre scalinate storiche di Napoli, come la Pedamentina di San Martino, la tortuosa discesa del Petraio (in foto), la rampa di Santa Caterina da Siena, le scale di Santa Maria Apparente e quelle di via Vetriera.

Solo una piccolissima parte degli scenari mozzafiato che offre l’impianto urbanistico di Napoli, tutti da scoprire e da valorizzare che vanno assolutamente puliti da rifiuti, incuria e abbandono e messi in sicurezza, affinché vengano ancora percorsi dalla moltitudine di turisti e di cittadini.


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