Dizionario storico di Napoletano: la storia della nostra lingua sarà online


È stato presentato ieri mattina alle 10 nella Società Italiana di Storia Patria, al Maschio Angioino, il Dizionario etimologico storico Napoletano, un progetto ancora da ultimare e che vede all’opera il linguista Nicola De Blasi e un considerevole gruppo di suoi colleghi e docenti della Federico II, tra cui: Edoardo Massimilla, Francesco Montuori, Pietro Maturi, Emma Milano, Adriana Cascone, Andrea Mazzucchi, Chiara De Caprio, Carolina Stromboli, Cristiana Di Bonito, Lucrezia Girardi, Giovanni Maddaloni. Con questi hanno presenziato anche l’assessore alla cultura Nino Daniele e Maurizio De Giovanni.

Si tratta di un progetto che, partendo dalla constatazione che il Napoletano sia ancora una lingua viva, vivida e in perpetua evoluzione a differenza degli altri dialetti e dell’appiattimento linguistico generale, si propone di iniziare dal Medioevo, e dunque da un’analisi del linguaggio napoletano di quel periodo, per giungere a storicizzare le insorgenze linguistiche contemporanee. Da ciò consegue la scelta, ben esplicata da Nicola De Blasi, di pubblicare progressivamente i risultati della ricerca in rete, in un sito internet specifico, e non in un’opera cartacea, considerata la copiosa quantità di informazioni, storiche o anche soltanto etimologiche, che eventualmente possono esistere a proposito di un solo lemma.  In tal senso, risultano emblematici del tutto i termini che il linguista ha fornito a titolo di esempio, e cioè ‘parià’ e ‘pezzottato’.

esempio 'parià'

In merito al primo dei due lemmi, quest’ultimo ben dimostra come il nuovo giovanilismo affondi le radici nella tradizione e, infatti, “parià” deriverebbe dal verbo ‘padiare’ col significato di ‘digerire’ e ora usato come corrispettivo dialettale di ‘divertirsi’. A spiegare il percorso evolutivo del lemma in questione è un parlante che, infatti, ha precisato che con ‘parià’ si intenderebbe non solo la digestione, ma anche la passeggiata domenicale pomeridiana – in coincidenza con la digestione – che è un’occasione di svago. Di conseguenza, chi ‘paréa’, passeggiando lungo un corso affollato o su un lungomare, può anche dedicarsi ad altri svaghi, dal divertimento consumistico all’incontro sentimentale, visto che con ‘pariare’ i giovani intendono anche un approccio sessuale. A proposito di ‘parià’ è, inoltre,  da segnalare la nuova locuzione ‘parià nguollo a uno’ cioè ‘divertirsi alle spalle di qualcuno’, ‘prendersi gioco di qualcuno’.

Quanto, invece, a ‘pezzottato’ va precisato che, al di là del legame tra idioma tradizionale, gergo della malavita, il lessico giovanile e gli usi e i costumi di un determinato contesto ambientale, nella diffusione più estesa della parola ha avuto un ruolo importante l’attore e scrittore Peppe Lanzetta, il quale, ospite fisso negli anni Ottanta al Maurizio Costanzo Show, presentava spesso monologhi in cui inseriva il riferimento alle automobili ‘pezzottate’, cioè alle vetture rubate e, poi, immesse nuovamente in circolazione con numero di telaio modificato. Proprio tale operazione di modificare il numero di telaio costituiva il significato del verbo ‘pezzottare’, di cui ‘pezzottata’ è a tutti gli effetti il legittimo e unico participio passato. L’accezione di ‘falso’, di termine che intende fare riferimento a un prodotto simile all’originale, invece, si attesta nel decennio successivo grazie al lessico giovanile, là dove il lemma circola nel senso più generale di prodotto adulterato o, addirittura, di ‘cosa di dubbio gusto’, ‘oggetto kitsch’.

Questi sono soltanto due esempi di quale sarà la portata del Dizionario etimologico storico di Napoletano, ossia spiegare e riportare una corretta trascrizione delle parole, ma anche descriverci la loro storia, come sono nate e come si sono evolute nel tempo.


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