Napoli, venduta la casa di riposo donata da un anziano benefattore


Forse non tutti conoscono o ricordano la storia di grande solidarietà ed umanità legata alla figura di Giuseppe Signoriello, imprenditore tessile napoletano, classe 1862, con con chiodo fisso per la mente: donare agli anziani un posto dove si potesse prendere cura di loro. Per questo, decise di donare un edificio di Secondigliano, denominato appunto “Casa di riposo Secondigliano”, e degli appartamenti di Palazzo Cavalcanti, ubicati in zona Toledo.

Come riportato dal Corrieredelmezzogiorno.it, esiste un documento, risalente al 24 giugno 1940, costituito da ventidue pagine (in copia anastatica), testimonianza diretta che attesta, descrive e narra questa storia, che ha preso forma l’8 maggio del 1939. Di seguito riportiamo una significativa parte del suo testamento: “La mia idea è di istituire in Secondigliano, mio paese nativo, un ricovero di mendicità per vecchi e indigenti d’ambo i sessi che siano nati e domiciliati lì, avendo presente lo spettacolo pietoso e umiliante che offre la povera gente spinta dal bisogno a stendere la mano per raccogliere i pochi soldi sì e no bastevoli a tirare innanzi la misera esistenza. E, considerando che la maggior parte è composta da ex lavoratori non più in grado di procacciarsi da vivere a causa di malattie o dell’età avanzata, ho creduto umano venirgli in aiuto. È per questo che ho costruito un apposito stabile in Secondigliano, al vicolo II Duca degli Abruzzi. ”

Purtroppo, ad oggi, i locali sono stati venduti, con dovute minacce da parte degli eredi che vogliono far causa al Comune di Napoli. Sorge spontanea una riflessione: tra i vari scempi a cui si assiste ogni giorno, è difficile anche far beneficenza?


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