La camorra dei fiori


Fermata l’attività di un floricoltore di Pompei che affiliato con il clan Cesarano, era riuscito ad imporre il monopolio ,con modalità estorsive, nella commercializzazione dei prodotti floro-vivaistici. La notizia su IlMattino.it

Beni mobili e immobili, per circa 7 milioni di euro, sono stati sequestrati dalla Dia di Napoli a Gennaro Del Gaudio, 51 anni, detto «’o zuppariello», imprenditore che è stato tra i leader del settore floro-vivaistico del meridione, ritenuto dagli inquirenti affiliato al clan Cesarano di Pompei (Napoli).

Il provvedimento riguarda una ditta individuale, 2 società, 20 immobili, 12 autorimesse e 3 terreni a Pompei, un suv Bmw e 20 conti correnti sia in Italia che all’estero.

Secondo le indagini della Dia, l’imprenditore Gennaro Del Gaudio, che è stato uno dei più importanti floricultori del Vesuviano, aveva allacciato fitti rapporti commerciali con l’Olanda e il Nord Italia. Sfruttando l’appartenenza al clan Cesarano di Pompei, l’imprenditore avrebbe imposto – attraverso modalità estorsive – il monopolio nella commercializzazione dei prodotti floro-vivaistici su quasi tutto il territorio nazionale.

Le ditte intestate a Del Gaudio, e quelle a lui riconducibili, – ottenute anche grazie all’estorsione e all’usura – erano funzionali alle sue attività criminali sia nel settore florovivaistico che in quello del trasporto merci su strada.

L’affiliazione di Del Gaudio al clan Cesarano, secondo le accuse, risale agli anni ’90. Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Napoli su richiesta del direttore della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli Giuseppe Linares. I beni sono stati sequestrati tra le città di Castellammare di Stabia e Pompei, in provincia di Napoli.


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