Greenpeace, liberato l’attivista napoletano Christian D’Alessandro


Dopo la notizia della liberazione avvenuta su cauzione dell’attivista di Greenpeace Christian D’Alessandro, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha subito dichiarato: “Christian e gli attivisti di Arctic 30, sono l’orgoglio di quante e quanti, ad ogni latitudine, credono nella difesa dell’ambiente e nella battaglia per i diritti. Il Comune di Napoli non ha mai smesso di chiedere la sua liberazione, esponendo sulla facciata di Palazzo San Giacomo anche uno striscione per il suo rilascio da parte delle autorità russe…”. Riguardo le modalità della liberazione che è uguale a tutti gli altri attivisti, il sito IlMessaggero.it ha scritto:

Sarà rilasciato su cauzione l’attivista italiano di Greenpeace Christian D’Alessandro. Lo ha deciso oggi un tribunale di San Pietroburgo. L’annuncio è stato dato via Twitter da Greenpeace Russia.

Anche per D’Alessandro le condizioni per la liberazione sono uguali a quelle degli altri attivisti: il pagamento di una cauzione di due milioni di rubli (45mila euro) da versare entro il 27 novembre. La somma, in caso di urgenza, da quanto si è appreso, potrebbe essere anticipata dalla rappresentanza diplomatica italiana. Anche se poi a «saldare il conto» sarà Greenpeace International.

Gli attivisti stranieri di Greenpeace che saranno rilasciati su cauzione potranno lasciare la Russia in attesa del processo, ma saranno obbligati dalla legge a ritornare se convocati dagli investigatori. Lo ha dichiarato alla Reuters Alexander Mukhortov, legale di diversi attivisti. Tra loro anche l’italiano Christian D’Alessandro.

Nove attivisti della Artic Sunrise hanno ottenuto la libertà su cauzione da diversi tribunali di San Pietroburgo nella giornata di oggi. Fra loro, anche l’italiano Cristian D’Alessandro. Dopo i provvedimenti adottati ieri nei confronti di tre russi, sono così 12, su 30, gli attivisti di Greenpeace che potranno lasciare il carcere solo nei prossimi giorni, dopo il versamento, da parte dei loro legali, della cauzione (fino a ora non sono ancora state comunicato all’organizzazione ambientalista le modalità di pagamento). Il marconista della rompighiaccio, l’australiano Colin Russell, rimarrà in carcere fino al 24 febbraio prossimo, è stato invece stabilito ieri.

I provvedimenti cautelari adottati oggi riguardano, oltre a D’Alessandro, la brasiliana Ana Paula Maciel, gli argentini Miguel Orsi e Camila Speziale, il canadese Paul Ruzicky, il neozelandese David Haussmann, il polacco Tomasz Dziemianczuk, il francese Francesco Pisanu, e la finlandese Sini Saarela. «Si rifiutano di prendere i soldi», ha denunciato l’avvocato di Greenpeace, Alexander Changli. «Quando ho chiesto loro le modalità di pagamento, mi hanno detto che considereranno la questione nei prossimi tre giorni», ha aggiunto precisando che l’organizzazione «è pronta a pagare e l’unico problema è il numero di conto su cui versare le cauzioni».


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