Proteste e sfiducia per il sindaco di Pompei e per Emanuele Filiberto


L’immagine della città di Pompei, non poteva essere affiancata e promossa da quella di Emanuele Filiberto.

Dopo che il sindaco di PompeiClaudio D’Alessio, ha nominato Emanuele Filiberto di Savoia ambasciatore della Città Mariana, le adesioni e le firme alla petizione del Movimento Neoborbonico per rievocare la nomina sono state migliaia, proprio come le proteste nel web.

Il sindaco D’Alessio il 21 novembre 2013, non ha fatto di certo la scelta più idonea per promuovere nel mondo l’immagine di Pompei e, nonostante siano passati oltre 150 anni  dalla repressione consumata all’indomani dell’Unità d’Italia dai Savoia, dai massacri e dai saccheggiha dimostrato di avere poco rispetto per la storica cultura della città, e in generale di tutto il Sud. 

Il 5 gennaio 2014, i 14 consiglieri comunali, senza dare alcuna spiegazione o dichiarazioni, hanno per questo presentato al sindaco Claudio D’Alessio un documento di sfiducia e nei prossimi giorni arriverà il Commissario Prefettizio a fare giustizia.


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